Aria vibrante mai ferma, mai saziafuggente tra luci ed ombre;come inappagato movimento d'inconscio,s’addensa la bruma sul sogno dorato.E grido in silenzio al vento,paradosso senza parole, con il petto in tumulto scorrendo e soffiando nelle vene il mio canto,e finalmente respiro e mi sentoinondato da vitalità sconosciuta.Poi il profumo, sì, ora sento inebriantedel mare il profumoe sorrido, rido alla vita che vivo,e il suo alito è come innocenzae vibra e mi entra dentro pulito a saziare il mio vuoto interiore.Pensieri in continuo viaggiocome soldati erranti senza paura,inseguono parole sull'orlodei miei giorni incalzati dal tempo:sono essi gli alfieri del cuore,nel saldo castello della memoria.Alte le onde s'alzanoformando nuvole bianchein un infrangersi di sogni.Danza pietrificata,raggi di sole mi lambiscono il voltoe, mentre sorrido alla luna che a fatica si scorge da dietro una nube,quei raggi doraticome dardi di fuoco,rapiscono echi lontanidipinti di dolce nostalgia,nel cielo color pistacchio.Tra macchie di panna e scaglie di cioccolatonel silenzio ovattatoun dolce sorrisosi staglia a coglieredel cielo i sapori,mischiando le gioie insieme ai dolori.Nel turbine di un nuovo mattinoprimavera avanzaportando nel ventoe nei cuori un nuovosoffio di vita,spicchio di cielo tra imuri bianchidella mia stanza,nel gioco incessante delle stagioni,al ritmo d'un passoveloce di danza.
Giov@nni