Mondo Parallelo

IN MANO UNA ROSA


 
Appare e scompare. Donna ridente di bianche vesti ondulate coi piedi nudi fermi e veloci. Avanza danzando tra le case addormentate bianche di sole, azzurre del riflesso del mare e sorride. Vela gli occhi tra le ciglia, allunga le ombre sulle guance quando è compresa in se stessa profonda, misteriosa. E li svela quando lascia rivelarsi la luce emanata dal profondo, tra i raggi dell'occhio che fa parte dell'anima. Suo è il profumo dell'albero della vita, del sentimento più nascosto oltre i confini del cuore. A nessuno vuol darlo a vedere perché negli abissi dei sogni fatti mistero ha bisogno di amore. Dolce richiamo emanato dai sensi, inebriante, soffocato, poi svelato da gocce salate che gli occhi non san trattenere. Aroma liberato nel sole e nel vento cullato dal mare. Avanzano ondeggiando i fianchi morbidi e rotondi, dolci nei loro segni e nei loro sogni. Nei ricordi, antichi alle volte, che ancora riposano, celati nei passi che echeggiano dentro nel petto. E’ un viso, il suo, che suona e risuona, chiama e richiama, ondeggia sorride libera se stesso, prorompe di intensi profumi. E di nuovo lei fugge e si vela con le mani gli occhi dal sole e scompare, nasconde la figura oltre le siepi oltre la linea dell'orizzonte. E via di corsa dietro a lei il vento che soffia. Che mai sia smarrita ma ritrovata e libera ridente e ondeggiante possa sempre rivelarsi e mostrarsi. E mentre fisso gli occhi su un riflesso di sole, sulla schiuma dell’onda, mi accorgo che in mano stringe una rosa, ne sento arrivare alle nari il profumo, eppure immenso è il mare che mi porta il suo suono e lei è confusa tra la luce soffusa e lontana, orizzonte fatto di rosso e di giallo. Poi lanciata la rosa nell’acqua piano ai miei piedi si viene a posare, i petali chiusi nel boccio bianco di sale, e dentro sento chiaro il sospiro d’un cuore che batte dolce nel vento di primavera; poi di colpo la figura sorride e tra i flutti scompare, bianche le vesti nell’aria d’aprile, nel sole che piano mi viene a svegliare, quasi il sorriso che negli occhi è rimasto, fosse fatto di sogno ma sogno non era, sì, di questo sono sicuro; resta il saluto tra le labbra velate in un ciao che l’aurora mi lancia a sfiorarmi le gote. Sua è la pienezza e la bellezza, perché l’aurora ha  il profumo di rosa, la dolcezza di donna, come sua è la gioia della vita e dell'amore nell'espressione piena dei sensi tutti che la stanno a guardare, mentre risorge dalla schiuma e dall’azzurro colore del mare.  Giov@nni