Mondo Parallelo

I FIORI DEL BELLO


Cerco i fiori del bello in periferia, al calore dei pensieri nascosti, fiori rossi degli anni pari e dispari. Dopo l’arrivo dell’ultimo volo, quando cessa ogni rumore, mi fermo un attimo e si ferma ogni battito. Lievitano storie, guardo attorno un bambino in braccio alla madre che piange, facce sul fondo lontane, un popolo di cuori che battono all’unisono senza guardarsi, vicini l’un l’altro tra mille pensieri che vanno e poi tornano indietro. Mi affaccio alle finestre affrescate d’un palazzo in costruzione, cerco tra gli ippocastani del viale vicino, mi confondo nella sfilata del piazzale accanto, maglietta bianca, la cuffia dell’i-pod, l’immagine della vasca del Nettuno mi balza alla mente guardando uno zampillo affiorare da una fontana. Due modelle sfilano con il vestito rosso Armani, lampi di flash tra due nubi di applausi. Un alano al guinzaglio, una giovane passa ondeggiando, sul braccio un tatuaggio ”Love You”. Lancio col pensiero baci di stelle ai viandanti della notte, al finestrino della vettura del tram. Piano, il sole ha lasciato il posto alla luna, luna grande, luna piena di segreti e di gialli colori sfumati. Fermo sulla carta adesso l’attimo che descrivo, ma il tempo scorre, come la mia penna su foglio adesso non più bianco. Io, figlio del tempo, vorrei spezzare un atomo in frammenti di luce, dirigere la storia orchestrando soltanto armonie, mentre tutto a me intorno regala stille d’amore. Goccia d’anima, frammento di carne, realtà d’un sogno nel tempo che dilata i suoi giorni e io che aspetto di specchiarmi domani in un nuovo frammento di cielo. Dorme nel mio silenzio una carezza che svanisce nelle mie stesse mani: quella che non ho saputo donare un giorno lontano e che adesso vorrei, sì, come vorrei, in un intenso pensiero, si sciogliesse come neve al sole nell’incanto dell’essere e nella dolcezza del cuore che batte e mi chiede… “che fai?”. Io… io, no, non ho risposte, soltanto promesse, ma sono sicuro, e non mi lamento, le cose più vere, quelle più dolci, di certo, le ha portate con sé, rubandole al cuore, un soffio di vento. Giov@nni