Mondo Parallelo

CHI


S’inarcò, il grido.Trasalì di paura il cuore.L’anima volò oltre i confiniE fu silenzio?E fu attesa?Chissà.Sbiadito coloretinge la pagina biancavelando parole intrecciate a fatica.Tremano lacrime tintesotto le ciglia sottiliassaporando uno spicchio di azzurro.Sbiadito coloresporca il foglioe il pensiero,segnato da vive emozioniche accendonol’anima inquietadentro pupille nere.Trappole di luce.Potrei anchegiocare nel vento,rubargli dalle aliun lamento,tramutarlo di colpoin sospiro,tra i sorrisi dei cuori perduti.Potrei parlare sottovoce d’amorecon il sole che cade senza alcun rumore.Potrei volare ancora più in altonel rosso del giornoche cambia colore,tra il viola di un raggio di sole,nella falsa luce biancastradel cielo che muore.                                                         Giov@nni