Mondo Parallelo

LONTANO DA QUI


Il più lontano da qui, allora magari si potrebbe provare a mettere un puntino su quella i che ancora non c'è. Lontano da qui il pensiero non sarebbe più tale, diverrebbe reale e non dovrei essere più prigioniero di un sogno, un sogno che cambia ogni volta lungo la strada segnata dal vento. Marchio di fuoco, freccia scagliata da un arco teso fin quasi a spezzarsi lungo la via percorsa dal tempo, in un angolo di sentimento che affiora senza catene da un battito lieve senza altro motivo al di fuori di quello che sento. E, come un soffio leggero, mi prende e mi accompagna nel sole ormai basso sul mare la brezza che fresca la pelle mi vuole sfiorare, per dirmi che adesso è già tardi ed è tempo di andare. Lontano, sì lontano da qui, forse domani, forse un giorno che non esiste, forse nell'attesa di un tempo ancora a venire ma già pronto per essere colto. Lontano, troppo lontano. La mano che stringe la sabbia a plasmare una statua sulla riva del cuore, con l'onda che viene e mi vuole baciare, poi lei si ritira, forse per timidezza o pudore. Io che sorrido, la lascio fare. "É difficile colmare un vuoto nel cuore, mi dice. Se con me vuoi parlare, mi devi abbracciare, mi devi cercare e farmi pensare che mi appartieni, come quando mi hai detto di custodire i tuoi pensieri. Erano belli, erano sinceri, erano i tuoi e li ho fatti miei, come il sospiro che ti ho rubato dal cuore, quel giorno che hai detto: "domani lontano da qui sarà un giorno che ci appartiene, anche se ancora aspettare mi è triste"". Luci riflesse, sorrisi come fiammelle sulla cresta di mille sorelle dai colori di cielo, pensieri come nuvole rosa mi cadono dal cuore, veloce l'onda li raccoglie e li porta con sé. Ecco, sì adesso capisco, sì davvero, lontano da qui, un giorno... lontano, magari... domani. Giov@nni (By smartphone)