Mondo Parallelo

LO SO CHE MI PENSI


Avevo il cuore leggero e libero come l'aria, quell'aria che mi manca a volte quando non vedo il cielo da sotto le nubi. Avevo il cuore che volava come in quei caldi pomeriggi d'estate di tanti anni fa a sbriciolare il pane alle formiche. Con il rumore del mare dentro a una conchiglia e a rincorrere con lo sguardo voli di aerei e di rondini, per cercare di capire dove si nascondono gli angeli. Forse ogni nuvola bianca che passa ne nasconde uno, forse ogni battito d’ali indistinto è un angelo che mi sorride, o forse ogni pulsare del mio sentimento ne nasconde uno qui dentro piccino piccino. Ma dove si nascondono poi, se la nuvola si scioglie? Dove cadono le loro lacrime quando nel cielo sereno rimane una scia di luce? Mi metto in un angolo e sorrido, là dove volano le ali bianche il mio occhio segue, fino a dietro l’orizzonte, un volo di gabbiani sopra il mare e poi nulla perché il confine è stato varcato; azzurro su azzurro nell’abbagliante contrasto del rosso acceso che mi ferisce lo sguardo. E mi abbandono al fruscio dell’onda, senza pensare troppo al domani ancora troppo lontano eppure così vicino da essere già ieri. E so che mi sei accanto con le tue ali adesso che mi assopisco e mi sdraio presso la riva, con l’onda che mi accarezza le piante dei piedi. Lo so che mi pensi quando non ti penso, so che mi cerchi quando non mi ricordo di te! Ma in fondo lo sai che ti cerco, e che ogni tanto mi sveglio dal mio non senso e dalle mie idee senza troppa convinzione di fatto. Perché poi dovresti esistere, per me, per chi, e dove ti devo venire a cercare quando il mondo sembra bruciare? Dove sei quando ho bisogno di volare? E perché nei sogni a volte non hai le ali, e le vedo posate al tuo fianco mentre guardi nel cielo, quasi ti pesassero o ti facessero male le piume? Però, a ben pensarci, non ti posso dar torto, perché, in fondo, con me c’è sempre tanto da fare e a volte non riesci veloce a cambiar direzione: come il mio umore quando piove, cambia di colpo e divento un po’ cupo. Ma non ho scelto io di essere tale, altrimenti cambierei nome e magari paese, ma lo so che mi seguiresti lo stesso, tanto cosa ti costa? Tante parole, solo che il mare a volte mi forvia i pensieri e a me si unisce per prenderti in giro, ridendo con l’onde che  si frangono a riva. Io, sì io… lo so che mi pensi, lo so! Solo magari se faccio finta di niente lascia cadere dal cielo una piuma delle tue ali per farmi capire che davvero… mi pensi! Giov@nni