Mi sono sempre chiesto se sbagliavo a giudicati o avessi ragione tu. Adesso che tanti anni sono passati mi accorgo che ti somiglio ogni giorno di più e che oltre che un papà unico in tutto, eri soprattutto un amico, anche se un sorriso non l’ ho mai percepito nei tuoi occhi. Un padre buono che a modo suo dava tutto, senza perdersi in carezze o falsi “vedremo” ed io ho sempre avuto tutto da te, forse anche troppo. A volte non sentivo nemmeno di meritarmelo. E quante volte mi sembra impossibile che tu non ci sia e ti chiamo per chiederti un parere che non verrà mai, per confidarti quello che sempre a te confidavo e solo tu capivi. Poi, mi rendo conto che le mie parole vanno a vuoto e tu non ci sei. Il fatto più strano, e che mi fa sorridere, è che mi rendo conto, che il tuo DNA è il mio, e le cose che non approvavo in te e quasi mi davano fastidio, sono le stesse che a volte faccio anch’io. E allora mi metto a pensare, e ti chiedo scusa sorridendo. Chissà cosa mi diresti adesso, chissà che parole useresti per dirmi come faresti tu in certi momenti al posto mio. E, a volte mi chiedo perché la vita sia così inconcepibile e cruda per certi aspetti, oserei dire... ingiusta. Mi ha privato da troppo tempo del tuo cuore grande, della tua tristezza, della tua eterna insoddisfazione che ti leggevo dentro; come capita a me, come il mio essere che sembra a volte essere il tuo, riflesso nel mio. E, adesso, che ti sto pensando perché mi manchi, adesso che sto piangendo perché mi rendo conto che, a volte, mi accorgo che il vuoto che mi hai lasciato dentro è così grande che non posso ignorarlo, specie oggi che è la ricorrenza del tuo viaggio improvviso, adesso resto in silenzio con gli occhi pieni di gocce di cielo, il tuo cielo, il nostro cielo condiviso, nei momenti in cui solo volgendo lo sguardo in alto mi sembra di vederti a cavallo di una nuvola; magari sei approdato, come un inconsapevole Ulisse, sì certo, verso un "qualcosa" di migliore di quello che hai lasciato ma... non ne sono poi così sicuro. Nessun segno, solo ricordi. Nient' altro. Ciao papà.Giov@nni ( By Galaxy)
CIAO PAPÀ
Mi sono sempre chiesto se sbagliavo a giudicati o avessi ragione tu. Adesso che tanti anni sono passati mi accorgo che ti somiglio ogni giorno di più e che oltre che un papà unico in tutto, eri soprattutto un amico, anche se un sorriso non l’ ho mai percepito nei tuoi occhi. Un padre buono che a modo suo dava tutto, senza perdersi in carezze o falsi “vedremo” ed io ho sempre avuto tutto da te, forse anche troppo. A volte non sentivo nemmeno di meritarmelo. E quante volte mi sembra impossibile che tu non ci sia e ti chiamo per chiederti un parere che non verrà mai, per confidarti quello che sempre a te confidavo e solo tu capivi. Poi, mi rendo conto che le mie parole vanno a vuoto e tu non ci sei. Il fatto più strano, e che mi fa sorridere, è che mi rendo conto, che il tuo DNA è il mio, e le cose che non approvavo in te e quasi mi davano fastidio, sono le stesse che a volte faccio anch’io. E allora mi metto a pensare, e ti chiedo scusa sorridendo. Chissà cosa mi diresti adesso, chissà che parole useresti per dirmi come faresti tu in certi momenti al posto mio. E, a volte mi chiedo perché la vita sia così inconcepibile e cruda per certi aspetti, oserei dire... ingiusta. Mi ha privato da troppo tempo del tuo cuore grande, della tua tristezza, della tua eterna insoddisfazione che ti leggevo dentro; come capita a me, come il mio essere che sembra a volte essere il tuo, riflesso nel mio. E, adesso, che ti sto pensando perché mi manchi, adesso che sto piangendo perché mi rendo conto che, a volte, mi accorgo che il vuoto che mi hai lasciato dentro è così grande che non posso ignorarlo, specie oggi che è la ricorrenza del tuo viaggio improvviso, adesso resto in silenzio con gli occhi pieni di gocce di cielo, il tuo cielo, il nostro cielo condiviso, nei momenti in cui solo volgendo lo sguardo in alto mi sembra di vederti a cavallo di una nuvola; magari sei approdato, come un inconsapevole Ulisse, sì certo, verso un "qualcosa" di migliore di quello che hai lasciato ma... non ne sono poi così sicuro. Nessun segno, solo ricordi. Nient' altro. Ciao papà.Giov@nni ( By Galaxy)