Mondo Parallelo

QUANDO


Quando il sole scende giù, nella notte un’ombra se ne va. E nel silenzio, più forte, battono le ali i sogni di chi, come me, pace non ha. Senza la promessa data dalla luna al sole, senza quel suo sorriso che dà calore, nel giorno che muore, senza la  speranza di un cielo che mi abbracci e mi copra di luci che pulsano piano, accesi fuochi lungo il sentiero di un sogno che mi conduce lontano. Senza un’illusione che mi prenda per mano. Silenzio attorno, un suono che assomiglia al mio cuore che batte e riempie l’aria che respiro. Resta immobile il giorno nell’afa del primo mattino. Tra le biancastre luci, solo il silenzio  è violato dallo stridor di gabbiani che volano bassi di sopra i tetti a salutare il sole che s’alza dal mare. Non serve a niente cercare riparo tra le gocce sospese di nebbia come bolle che salgono piano e poi scoppiano seza fragore tra spicchi dipinti di arcobaleno. Non serve stare chiusi in casa, nel caldo opprimente tra il sibilo d’un climatizzatore o tra le pale che monotone girano di un ventilatore per perdersi nel mondo fatto di ovatta; no, non serve divagare cercando un ricordo da cancellare. E tra le dune di sabbia, là, lungo il sentiero che s’apre sul cielo, sognare due labbra rosse da baciare nell’incanto d’un amore che ovunque vedi sbocciare; come fiore che nasce tra i sassi sulla riva del mare, e il suo profumo è così  forte che ti può stordire. Se poi lo avvicino agli occhi per poterlo guardare, mi accorgo che alcune parole mi cadon dal cuore, ma non fanno rumore. Poi le raccolgo piano, le accarezzo come fossero fragili e lievi, o potessero poi ricadere e per sempre sparire. E allora mi metto a giocare e con mille frammenti ne compongo di nuove. E, come un bambino che rincorre i suoi sogni, rimango a cercare quel fiore tra i sassi, che sa di sale, perché  è  sulla riva del mare,  ma i petali han la forma di cuore, come labbra di un colore di fuoco; poi piano il bimbo scompare per lasciare il posto a un sogno che appare da sopra le onde che mi avvolgono piano, colorate di bianco con la fronte di schiuma. E il pensiero si perde tra il rumore della risacca  come un treno che fischia lontano nel vento, tra i sentieri di fiori nati qui intorno, che ad ogni mio passo alzan le loro bianche corolle per salutarmi e sorrider tra i sassi spostati lungo la via del ritorno. Giov@nni (By Asusfone)