Mondo Parallelo

E VENNE IL GIORNO


E venne il giorno in cui non seppi pregare. Era un giorno di intriganti pensieri. E dopo venne il giorno della misericordia e del riscatto di un essere che a volte sento mancare o troppo distante. Fu allora che incontrai una donna venuta da lontano piegata, piagata dalla vita, i figli da sfamare, un rifugio di assi e cartoni sull’ansa sassosa del fiume Brenta. L’ho scoperta per caso durante una passeggiata di prima mattina. Per i miserabili non può esserci casa. E allora pensai e mi accorsi, che in fondo, la mia era una preghiera, meglio di una preghiera,  perché mi veniva da dentro come un getto d’inchiostro d’una stilografica impazzita su un foglio bianco da macchiare: “Riservami se puoi un giorno, un posto anche per me accanto a quella casa che per lei costruirai un giorno, sul tuo cuore”. E così fu preghiera, la mia, piccola cosa ma ero contento perché del tutto non avevo perso me stesso, nel fumo d’una sterpaglia che brucia.                                                              Giov@nni