Mondo Parallelo

THE FIRST DAY OF AUGUST


Ogni momento, sì, ogni momento mi ritrovo affacciato alla finestra del mondo ad osservare qualcosa che non distinguo chiaramente. Il vento mi porta in un vortice che freddo mi fa lacrimare gli occhi, pugnale di ghiaccio pungente in questo primo giorno incerto di agosto e sento la pelle trovar refrigerio dopo l’afa e il respiro di fuoco di ieri. Intono una canzone senza titolo nella frescura del mattino ma non ho ancora ritmato le parole e la musica è  solo un ritornello da perfezionare. Lallallallà … e poi  ancora un fa diesis  e un mi minore nello spartito nascosto del cuore. Lallallallà... semplicemente  così come fanno i bambini quando giocano a rincorrersi. Toni bassi per ora, poi gli acuti verranno da soli; li andrò  a cercare tra i granelli della sabbia che scotta, sotto i raggi del sole e tra la schiuma del mare. E lui rumoreggia  vicino, la schiuma chiara che s’alza in mille gocce portata dal vento e poi cade; io la guardo e in ogni goccia vedo riflesso il sorriso del sole, un volto di donna un po’ serio, il seno florido di sotto le vesti che ondeggia nel voler cavalcare le onde nel loro tornare. Onda su onda, e il vento che sibila tra i capelli per farsi ascoltare nel suo impeto fresco. Voglia di tutto voglia di niente, guardo solo la gente con occhio distratto. Mi piace cogliere un’espressione che possa definire uno stato d’animo da interpretare come fosse evidente, come fosse mio. Lallalallà … ripeto un refrain quasi perfetto. Poi lo metterò in note, la matita in tasca e uno scontrino del Pam appena trovato frugando in fondo a un taschino. C’è chi guarda le nuvole, chi parla al telefono e dice di no, “poi, sì, poi... ti aspetterò”. Perdi l’attimo, tempo,  sì,  lascia le briglie sciolte al vento, che ti costa tempo? E come vorrei saper guardare indietro  senza fare sul serio! C’è  chi invecchiando, mi dico, come il vino migliora, e…  se lascio passare il tempo, sento che perdo il mio momento, ma quale tra tanti momenti? Come vorrei ridurre tutto ad un giorno di sole,  questo giorno di agosto, questo sole che va e che viene da dietro i cirri  bianchi, questo mare… nel vento. Tempo, tempo che va… tempo che passa. Resto a guardare, resto come sospeso, una canzone in gola, una musica da scoprire, nuova da sentire, un giorno nel tempo. Agosto immobile nel quadro di un colore azzurro sotto un nuovo cielo, in fondo mi dico, oggi… al tempo ho rubato un solo momento.Giov@nni ( By Galaxy S4 )