Mondo Parallelo

COME UNA MAREA


Come una mareale dune cambiano i loro profilitormentati dal vento,sotto un sole bianco di ghiaccio.Come una mareala schiuma dei ricordisi aggrappa alla battigialasciando graffi di unghie sulla spiaggia.Il rintocco di una campanasegna il tempo che scorrenella rocca del mio cuore divenuto faro,coi sui quadri appesi alle pareti rosseche pulsano, e i suoi vicoli stretti.Poi la mente fugge nelle pieghe del tempoe si insinua in spazi di solementre i gabbiani in ampie volutesorvolan veloci la spiaggiae io li osservo, indifferente,batter le ali tra le nuvole bianche;son come alianti sospesi nel vento,poi ancora più su, inghiottiti dal cielo,nell'azzurro restano solo piccole macchie, come puntini indistinti.Corrono ora in alto nubi gonfie di pioggiacoi loro colori tra il grigio ed il blu.Corre il mio animo tra sorrisi inespressie i silenzi assordanti di platani tagliati,coi tronchi chini a baciar la terra.Le genti si sfiorano e gli occhi si evitanomentre le anime rotolanonel tempo bagnate dall’onda,come granelli di sabbia durante il riflussobaciati dall’acqua attratta dalla luna.Nel campo senza fine di un chiaroscuro,piano la mente si fa serena, con un canto che sale dal cuoree poco per volta, l’ormasulla sabbia impressascompare, mescolata alle altre,al finire del giornoin attesa dell’onda più forte. Giov@nni