Mondo Parallelo

QUANDO LA PIOGGIA CADE


Quando la pioggia cade,tutto assume nuove sembianze,tutto cambia. Anche il mio umore cambia, ma spesso in meglio.Cosa strana, come un senso di rilassamento e di tranquillità;altre volte magari mi pervade di malinconia,e il buio sembra assorbire ogni cosa, quasi l’anima divenisse opaca e si imbevesse di inchiostro nero. Lucida la strada riflette lo scuro del cielo,così ogni essere vivente cerca riparo:una macchina, un balcone, una foglia.Basta poco, sì basta poco, anche solo una parola, piccola piccola.Ma non tutti trovano riparo, alcuni, restano scoperti,non sentono nemmeno le parole più piccine, soli, in balia dell’acqua, delle gocce che gli bagnano gli occhi già bagnati.Devono resistere, ed aspettare chetorni il sole ad asciugare i loro animi e a scaldarli dentro, una fiamma che non brucia.Ma anche sanno che, prima o poi,tornerà la pioggia,e il loro destino sarà ancora una volta quello:bagnarsi, resistere, aspettare.Aspettare ancora una volta che torni il sole con due arcobaleni, uno opposto all’altro,da una sponda all’altra del cuore.Quando un uomo soffre cerca riparo.Quando un bimbo piangecerca di comunicarlo a qualcuno, e la madre a volte è lontana,e non ha parole.Quando un uomo soffrespesso nessuno lo ascolta,e spesso la pioggia, continua a cadere,anche se il cielo è azzurro e non si vede una nuvola, e il mare è sotto che guarda e tacetra la linea che non ha confini nell’orizzonte infinito: lo stesso che nel profilo d’un volto posso toccare... con un dito. Giov@nni