Ascolto ansie ferme qui nel cuore con un respiro libero di fuggire verso il sole vivo del credere, dove un nuovo spirito di fede dispiega ali esuli nel giorno disteso fiero dentro quegli spazi che infiniti nuotano nel cielo. Le vecchie ansie libere nel cielo sono gabbiani senza orizzonti… gli orizzonti chiusi nella gabbia che ormai sono lidi di speranza. Dal cuore triste scevro di fiducia ali danzanti bianche con quel vento che accompagna quieti sentimenti volano via ancora più lontano, mentre il sole splende sulle ansie e nel mio cuore vuoto di tormenti scalda infine nuovi desideri. E Parigi è lì che piange, lì nella piazza gremita di gente, trovano rifugio le mie tristezze, i miei vuoti dentro. Come un orologio senza quadrante, il tempo si china tra le lacrime amare, tra le rose senza profumo di un colore blu profondo e bianco come il cielo senza sole, e rosso come il cuore di chi aspetta immobile, chino su un’immagine cara e l’occhio è chiuso: ed il dolore è denso come rappreso, in mille modi inteso, nel silenzio che scuote e dentro non trova fine, oltre le barriere del nulla e dei se, sento solo una voce che grida inascoltata i suoi... "perché!?"
Giov@nni