Mondo Parallelo

COSI' SON IO


Abbandonare il vascello dell’io al dondolar delle ondesenza geometrie d’orizzonte all’intorno. Mi guardo dentro, un poco di vuotomi invade un istantepoi si nasconde negli anfratti del cuore.Lancio il viso oltre, dove il cielo si inarca, e delle navi sorge il ponte, e dei sogni, i miei sogni, le vele spiegate, adesso, sì adesso.Solo brume felpate che mi attorniano il cuoread affondare pensieri che non hanno temponé sfere per giocar con le ore.E mentre tutto qui fuori è rapimento e quiete,un soffio di luce lontanad’un tratto mi fa trasalire, e come d’incanto solca il fluire.Rinvengono linde e svezzateallora le forme.Trasale, senza ch’io voglia,l’incastro rosa di un nuovo mattino,mentre qui dentro mi sento, a guardare col naso all’insù, piccino piccino; occhioni grandi, nella cera scolpitiinfranti sospiri tra le ciglia ricurveson occhi che parlano ma non hanno voce,e, alla fiamma che bruciad’una candela accesa,la mano protesa, come un bambino sorrido.                                                              Giov@nni