Mondo Parallelo

CREPUSCOLO


Mentre lo temevo, lui arrivò. Ma arrivò con meno timoreperché lo aspettavo, e poi quel temerlo così a lungol'aveva quasi reso bello, come un mio adattarmial nuovo mutare del tempo,ed io là in mezzo ad aspettare.Sì, il tempo. Un pensiero alla nuova luce biancastra che avanzatra le brume d’una pioggia fitta che mi penetra il cuore. È più duro sentirla in arrivo e poi aspettare un arcobalenoalto nel cielosapendo che tutto di nuovosi vestirà di colori. E’ come con un improvviso sbuffo di ventoche viene a soffiarmiil suo alito fresco, il mattino, in cui è tutto diverso e nuovo.Anche se non sembra. E’ a volte terribiledavvero, indossarelo stesso abito nel cuore per un'intera esistenza, senza traccia di alcun colore,quando pian piano qualcosa dentro muore.Vedo laggiù i monti stagliati nella nebbia,e le valli più in bassoa braccia apertead accogliere il sole.E in attesa, restanodi sotto il fiumeche gorgoglia lento,e sopra, il cielo.Si riposa il solecon i suoi raggi di fuocodalla nebbia sottratti allo sguardo.E il crepuscolo rivela la gugliadi un monte nascosto.Soffice sulla scenal’atto della sera cala,così dolcemente, che la sentocome intima cosacome fossi percorso dall’invisibile.E tra il buio appare l’ansiacon il respiro profondo di un giornoche nasce; procede così nitidae così lieve che poi volge altrovementre scruto nei dintorni,come donna curiosa affacciata sempre alla finestra,sebbene spessonemmeno lo voglia e non me ne accorga.La disperazione della gioia di fatto è il tramonto:gioia che è minore del desiderio continuoche impoverisce il cuore.E’ l’incantodi un calore che pianoviene a mancare a un pallido sole… che muore.                                                            Giov@nni