Mondo Parallelo

STASERA LA LUNA


Stasera la luna è una cometa con una scia di nubi brizzolate. Sdegnata, a ponente ha volto la schiena al sole addormentato. Io la fisso e non ho parole, rimango muto con gli occhi sbarrati a guardare. Scuote il vento una pioggia dispettosa alle fronde scompigliate e accarezza le timide corolle impaurite dal nero che avanza. Le antiche acque ora scorrono sorde tra i dirupi. Tarda la notte a spalancare all’alba le sue porte; ma l’alba verrà, perché l’attendono i monti affranti dalle ombre, i muti passeri nel cavo nido, gli specchi velati delle acque, così come la madre attende del figlio il richiamo. Lontani, ma a portata di mano, tra i dialoghi fatti per gioco, così, ecco che dentro di me luci di tanti colori sorgon come fiamma dal pensiero, senza fatica alcuna così, come s’accende una candela. E nel regno del silenzio, tra gli anfratti del cuore, gesti sapienti di antica maestria adagiati tra i tasti d’un pianoforte, mi portano a sentire lontani canti di ombre nascoste tra mille gocce di pioggia, come vite serrate in catene di ghiaccio, che vogliono urlare al mondo la loro esistenza.E piccoli e tenui, poi intensi, poco per volta ne scorgo i bagliori finché, un giorno, un filo di sole esploderà in mille colori,nascosti nel gioco di mille arcobaleni, e lampi, e luci in infiniti cieli sereni.                                                          Giov@nni