Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIù DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Aprile 2016

COLD SPIDER

Post n°923 pubblicato il 30 Aprile 2016 da menegi53
 

Buio nella stanza, una sensazione strana, non so, mi sono svegliato d’un tratto: “chissà!” Mi sono detto, “eppure stavo sognando” e ancora del sogno ho il dileggio. Buio nella stanza, tranquillità delle ore piccole e silenzio, quasi ne sento il rumore come fosse un brusio lieve. Mi giro e cerco di riprendere il sonno, e magari rincorrere il sogno di prima, “vediamo!”. Tu eri lì e non lo sapevo in quel momento, no, non lo sapevo. Appeso ad un filo invisibile che dal soffitto avevi teso in un attimo senza rumore alcuno, nel silenzio d’un istante impercettibile e piano a dondolare sopra il mio viso, ma non lo sapevo, nel buio non potevo capire e nemmeno t’avrei scorto, fosse solo per un attento guardare di fronte a me. Piano, chissà poi perché proprio vicino a me, piano; non riuscivo a dormire, come qualcosa o qualcuno m’osservasse e aspettasse ch’io andassi ad abbracciare Morfeo nuovamente. Non ho acceso la luce, pigrizia, forse, oppure non avevo timore e non valeva la pena di farlo… perché poi farlo? Supino, un braccio sotto il cuscino a riprendere il sogno interrotto come un fotogramma d’un film da agganciare ad un altro e poi via fino alla fine. Macché! Apro gli occhi nel buio come a cercare di sentire una voce, e resto con l’orecchio teso a cogliere un impercettibile rumore. Ma solo una sensazione che non posso definire altrimenti dall’essere strana e quasi dolce nel suo manifestarsi ai miei sensi. Poi, come un freddo contatto tra le labbra, un piccolo tocco che mi fa sussultare. Una volta, e poi di nuovo… Allungo la mano ma non sento nulla, però la sensazione è così strana che accendo subito il lume vicino. Tu eri appeso sopra il mio viso, un filo trasparente oscillava e tu eri nera macchia all’estremità. All’altezza delle mie labbra. Non nascondo un certo senso di fastidio e scosto l’amico ragno che non voleva risalire sul suo filo. Lui risale veloce vedendo che non sono tanto propenso a condividere i suoi otto occhi e le sue zampe marrone chiaro. Un attimo, scompare nel soffitto e non lo vedo più per quanto cerchi con lo sguardo qua e là. Chiudo la luce e mi scappa un sorriso… “ma dai!” In fondo era un bacio, freddo ma era come un bacio che mi ha sfiorato, le labbra… ecco timidezza forse, di una femmina… di ragno! "Buona notte anche a te", sorrido, chissà… Domani, sì domani, chissà, quando sentirò una sensazione fredda sulle labbra non avrò paura, forse… non so! Un bacio freddo… ma solo perché freddo è il tuo sangue. Sorrido, sorrido e ritorno a dormire. "Buona notte piccolo essere curioso, buona notte, magari scusami per il mio timore!"."Ma", tu dici, "un bacio per quanto freddo, è sempre… un bacio!". "Va bene, va bene, ho capito… ho capito! Suvvia non t’arrabbiare!".

Giov@nni

 
 
 

SENTIERI

Post n°922 pubblicato il 29 Aprile 2016 da menegi53
 

Nei lunghi silenzi,

quando mi par d’affrontare

mille prigioni,

sul bordo di uno stretto imbuto

che mi  inghiotte senza vie di uscita,

la mia ombra si stacca da me

e mi prende per mano

e m’accompagna

nel sogno che ancora deve finire

nei mille timori di un vagar lontano;

ed io m’arrendo e non dico parole,

mi fido della sua mano,

della sua premura,

così che ritrovo la fiducia

di lasciarmi condurre per mano,

lungo la strada deserta

del mio essere io,

ed il cuore accoglie

limpido l’attimo

del ritrovato sollievo

nella luce di un nuovo calore

fatto di raggi di sole.

Ed è bello sapere,

è bello per me vedere

che il mio sentimento più vero,

l’ombra delle parole mai dette,

cammina davanti a me

e mi precede,

e tra i rovi pungenti

e inestricati

dei miei ripiegamenti paurosi,

mi apre la strada ferendosi

lei per me,

le mani, i piedi, il cuore.

 

                                                              Giov@nni

 
 
 

COME SASSI AL SOLE

Post n°921 pubblicato il 28 Aprile 2016 da menegi53
 

Ci sono canzoni che quando le canto mi sento diverso, ci sono canzoni che racchiudono in sé l’intero universo, ci sono canzoni che se cambio le note sono ancora più belle e sono più nuove con sempre le stesse parole. Ci sono canzoni che mi fanno pensare, ci sono parole che mi fan ricordare e nulla rimane poi triste nel cuore, se intono per caso un motivetto d’amore. Ci sono canzoni che fanno paura nella strada perduta dell' umana natura. Ci sono canzoni che vorrei cantare e altre che solo col cuore le posso ascoltare. Ci sono canzoni che non voglio capire, ci sono canzoni che non posso intonare, se magari poi gli occhi si posson bagnare. Ci sono motivi che sbocciano dentro appesi ad un filo alle nuvole appeso, e certamente tra i colori pastello accendono dentro una nuova emozione, e poi... questa luna che mi guarda e sorride riflessa nel pozzo del mio abisso di azzurro, specchio infinito in una notte stellata. Ci sono canzoni che mi bruciano dentro, parole mai dette affiorate d’incanto in un solo momento. E ogni parola un soffio di vita che affiora e brucia le labbra come un sole di fuoco, mille note racchiuse in un battito solo, quando, gli occhi socchiusi, mi libero in volo. Spartito infinito di un mondo di fole, perduti fiumi di dolci parole sprofondati nel ventre del mondo lasciano assetati cuori come nudi sassi al sole. Canzoni mai scritte alla mente s’affacciano nei momenti sbagliati, quando tra le labbra socchiuse si spegne un sorriso, quando l’emozione mi brucia la pelle e affiora alla mente un pensiero ribelle. Quando nel vento sento cantare mille voci di bimbi, in braccio alle madri, che piano piano sanno inventare una ninna nanna per farli dormire, e poterli cullare; dolce il sonno racchiuso in una canzone, dolce la nota d’un giorno che nasce, e l’alba al tramonto si inchina, tinta di rosa per salutare, poche parole in un motivetto ad ogni istante più acceso. E di fronte al mio volto, negli occhi già aperti, il sole che nasce, e, nel silenzio d’una canzone che avanza, un nuovo sorriso, un gabbiano che vola, io che mi perdo tra l’azzurro più chiaro, e rincorro a occhi chiusi un perduto refrain tra le righe di note nascoste da un candido velo, là in fondo... agli abissi del cielo.

Giov@nni

 
 
 

VENTO LIBERO

Post n°920 pubblicato il 19 Aprile 2016 da menegi53
 

E sia pure soltanto un nulla perché in fondo il desiderio è una domanda la cui risposta non conosco. E tale è la dolcezza del vento che arriva dal mare, che i suoi suoni elementari contagiano il silenzio della notte, ed io, lì seduto sulla riva ad ascoltare. Solo, con il cuore proteso lo ascolto battere e soffiare ululando tra gli interstizi delle finestre, insistente, aggrappato a graffiare sui vetri, piangendo e chiamando come fosse perduto, senza nessuno. Non è più lui a tenermi sveglio adesso, ma un'altra forza di cui il mio corpo oggi è prigione, sulle ali d’un pensiero fatto di carta come aquilone libero vola. Fu vento libero, adesso ricordo. Profumo di infanzia forte come l'ossigeno da respirare piano. Nulla di male poteva accadere tra dolciumi e dolcezze, tra sapore e calore di una tavola imbandita di pietanza servita; un sorriso che compiace sa di infanzia felice. Tra un proverbio antico e una vecchia canzone. Un nostalgico amore mi richiama con un sussurro lieve e lontano, forte, troncato dalla morte, da cercarsi nella storia in fondo alla mia memoria; ancora pieno di sapore, così come il vento che soffia spazzando via il timore di un presente fatto di inutili cose e io, sì io, rimanevo là, ricordo, a fissare un qualche cosa di strano che non arrivava perché troppo lontano, torbido come acqua di stagno, e stretto e poi perso nel palmo della mia mano.  Magari, chissà, ti ritroverò su un tappeto di rose che si chiaman come te, magari, chissà, ricorderò il tuo viso, e davvero eran tante le cose non dette, che avevo taciuto, non so, magari… ricorderò anche quel profumo d’infanzia che avevo perduto.

 

Giov@nni

 
 
 

COME D'INCANTO

Post n°919 pubblicato il 15 Aprile 2016 da menegi53
 

Sui miei vecchi quaderni di scolaro, sui banchi consunti dal tempo, sugli alberi, sulla sabbia e sulla neve io scrivo parole. Su tutte le pagine lette, su tutte le pagine bianche, su pietra color sangue, su cenere di ciocchi di quercia io leggo parole. Sulle dorate immagini formate dalle nuvole in cielo, sulle armi dei guerrieri pieni d’odio, sulla corona dei re, non leggo il mio nome. Sulla giungla e sul deserto tra i nidi nascosti nelle ginestre, sull'eco della mia infanzia io scrivo parole. Sui prodigi della notte, sul pane bianco dei giorni passati, sulle stagioni promesse e vissute io leggo parole. Su tutti i miei squarci d'azzurro, sullo stagno al pari d’un sole disfatto, sul lago della mia luna viva io scrivo il mio nome. Sui campi, sull'orizzonte lontano, sulle ali degli uccelli che mi sfiorano il capo, sul mulino delle ombre io aggiungo parole. Su ogni soffio d'aurora, sul mare e sulle barche che stanche s’appisolano vicine, sulla montagna, sugli occhi d’un demente io leggo parole. Sulla schiuma delle nuvole, sui sudori dell'uragano, sulla pioggia fitta e smorta io leggo una frase. Sulle forme scintillanti, sulle campagne dai colori giallo oro e arancio macchiate di papaveri rossi, sulla verità fisica, io scrivo pensieri. Sui sentieri ridestati, sulle strade aperte e interminabili, sulle piazze dilaganti di cuori impazziti io scrivo parole. Sul lume che s'accende, sul lume che si spegne al soffio del vento, sulle mie cose raccolte di fronte alla scrivania bianca, su ogni foglio davanti, io scrivo parole. Sul frutto spaccato in due, lama tagliente intrisa di succo come zucchero cola, sullo specchio della mia stanza, sul mio letto, come conchiglia vuota che aspetta la notte tiepida l’onda che arriva, io lascio cadere parole. Sul mio micio peloso e tenero, sulla sua zampetta maldestra, io detto parole. Sul trampolino della mia porta, sugli oggetti antichi di famiglia, sull'onda del fuoco che arde, là, sulla riva di una spiaggia lontana, io scrivo il mio nome. Su ogni essere che incontro e sorride, su ogni immagine consentita, sulla fronte dei miei amici, su ogni mano che si tende io lascio parole come sospiri. Sui vetri degli stupori, sulle labbra intente a sfiorare altre labbra, al di sopra del silenzio che mi affascina, io detto il mio nome. Su ogni mio infranto rifugio, su ogni mio faro al largo, a ruotare il suo fascio di luce per chi s’è perso nel mare, sui muri dei giorni grigi di tristezza io scrivo parole. Sull'assenza che non desidera nulla, sulla solitudine dei giorni senza sole, sui sentieri della morte che attende io lascio cadere parole. Sul rinnovato vigore d’una primavera che avanza,  sullo scomparso pericolo, sulla speranza senza ricordo, io leggo parole. E per la forza di una parola io ricomincio il mio nuovo respiro. Sono nato oggi, rinascerò domani, il sole in volto, la gioia tra le mani.

 

Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITà

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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