Mondo Parallelo

Nel silenzio della notte, nel buio più profondo, scende giù, un piccolo pezzo di cielo nascosto là, sotto la volta di un ponte sospeso tra un mare infinito e l’azzurro del mio sogno più caro. E bello come un fiore, risveglia in fondo al cuore, qualcosa che il silenzio con le sue ali bianche, ricopriva come un velo posato a bella posta sopra le pieghe di un viso che sorride. E va, corre, inciampa,  poi si rialza e di nuovo vola il mio pensiero su terre sconosciute, le isole lontane che nessuno ha visitato mai. E chiudo gli occhi un solo istante… mi sembra di volare! Le ombre della notte, nascoste lungo i viali del silenzio, mi prendono per mano, mentre mi allontano e fuggo via. Di desideri inutili, di sogni irraggiungibili mi parlano però. Ed io rispondo: “no che cosa ne farei?” Potessi, potessi regalarli via, potessi lo farei! Certo non sarei più io ma venderli vorrei anche se poi, lo so: io… io, me ne pentirei!

Giov@nni

Volevo scrivere un pensiero, ma non l’ho scritto perché di colpo se n’è andato così com’era apparso e non è più  tornato. Eppure mi pareva bello, ed era di color turchino, ecco, nel cielo un po’ geloso magari s'é perduto. Ma forse un poco è colpa mia  perché  mi son distratto nel veder passarmi accanto due occhi color mare che dentro in fondo al cuore m’hanno scavato. Ed ero lì, sì, c’ero di sicuro, quando il vento ha sussurrato il suo lamento, contro di me soffiando per togliermi dal cuore uno strano sentimento. Forse, era solo l’impressione d’aver perso il mio pensiero, perché magari ancora agli occhi è appeso. E poi alzo lo sguardo al cielo per coglierne il colore e, tra nuvole rosa e bianchi cirri, scorgo di me un ricordo perso solo ieri, quando cercavo un angolo che non aveva sole dove posare il cuore in cerca di parole. Parole dette in fretta lungo le salite di una strada stretta, parole mai più dette e chiuse in una gabbia per aspettare il giorno che mettano le ali, e trovino l’uscita per alzarsi in volo, piano, senza salutare, senza far rumore, e lasciando a poco a poco, un vuoto in fondo al cuore.

Giov@nni 

Non sei tu che non vai bene.

È chi credevi avesse qualcosa da darti

che invece aveva le mani vuote.

Acqua che filtra

dagli occhi stanchi;

stille che sanno di sale

e là, ove cadono,

non nasce nulla

perché, tra le pietre, 

son solo bianchi sassi 

scossi e spostati avanti 

sotto il peso... dei tuoi passi.

                                                Giov@nni

Il sogno è lo spaziare senza confini della fantasia. Il sogno nel sonno ti culla e poi al mattino finisce e non sai come rincorrerlo per ricominciare la fiaba.  Io non ho mai creduto nei sogni di futuro imminente e fatti di desiderio di un domani a venire, di immagini da favola, forse impossibili. Ed immancabilmente quanto non mi sarei mai aspettato se non in un sogno, spesso si è avverato così,  senza preavvisi, in un attimo di un giorno qualunque. Non ho mai voluto sognare, erano solo sospiri e nient’altro, era una pagina bianca piena di se  e di magari… nulla di più. No, non credo nei sogni, non voglio sognare perché se poi il sogno in cui credo non si avvera, mi rimane dentro una delusione atroce. No, non credo nei sogni anche quando… sogno. Così, ogni cosa che accade nella mia vita, allora sì che si può chiamare sogno, un sogno che si manifesta; ed è  cosa nuova e bella, inattesa, che non dà nessuna delusione, perché è solo un attimo della mia vita… solo un attimo, come fosse un sogno, un bellissimo... sogno!

Giov@nni