Giovanni

Post N° 3


C'era una volta un giardino. Era un giardino molto particolare... non solo perché vi abitavano i più bei fiori del mondo ma... Un giorno, quando il blu del cielo notturno aveva ormai cancellato ogni traccia del sole, la luna prese coraggio e cominciò a parlare con un fiore, un fiore solitario... E già, proprio così... In questo giardino accadeva da un po' che, al contrario degli altri, questo fiorellino si schiudesse solo col tramontar del sole... "Che sensazione meravigliosa non essere più sola durante la notte e vedere che tu, col mio rinascere, ti schiudi, mostrandomi il tuo amore e tutto lo splendore che puoi..." disse timidamente la luna. Era il fiore più bello... aveva tantissimi petali, ciascuno dei quali recava, come colore, la sfumatura del colore del petalo precedente... Il suo stelo, invece, era lunghissimo e di un verde carico, opacato solo dalla peluria tipica degli steli floreali... Il piacevole effetto visivo e tattile ricordava il velluto... "Grazie mia cara, ma è proprio la tua bellezza che mi suggerisce di aprirmi. Tu mi fai vivere..." rispose il fiore... "Tutti gli altri fiorellini vivono nutrendosi dei raggi del sole, oltre che dell'acqua... mentre tu... tu... schiudendoti solo nella notte, con me splendente nel cielo, non potrai avere vita lunga... Io non ho la forza della luce calda del sole..." ribattè la luna... "E' vero, vivrò minor tempo, ma che cos'è un fiore innamorato senza la sua amata stella?"