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Un blog creato da don_pablo1 il 16/02/2009

Don Pablo

Spargo parole al vento per liberare l'ingorgo dell'anima

 
 

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- Travolgente -

Post n°14 pubblicato il 26 Giugno 2011 da don_pablo1

 

- Travolgente -

 

Inventar parole

necessarie al compimento dello sfogo

è arte del poeta ignaro del suo sentire.

 

Per la collisione tra pianeti

di mondi sotterranei agli occhi

s'evolvono le polveri d'un io

disorientato dal suo peso.

Nella sfida tra forze

egualmente risultanti

atte al mantenimento

d'un precario stare in piedi,

tal macigno d'aggrovigliato pensiero

immobilizza il passo verso l'altrui scoperta.

 

Come acque travolgenti,

s'infittiscono le gesta

per preservare del fiume il letto,

ma come argini offesi

gli spettatori disprezzano il corso

di molecole abbracciate per vivere.


Don Pablo - Giovanni Marotta -

 
 
 

- Riflesso divino -

Post n°13 pubblicato il 11 Luglio 2009 da don_pablo1
Foto di don_pablo1

- Riflesso divino -

Ci sono riflessi,

nel cammino della vita,

che non sai se sono immagini

o illusioni piovute per compagnia.

La rabbia manifesta

nelle gesta degli sconosciuti,

è spesso solidale al vissuto.

Nel confine tra il dare e l’avere

subentra felice la solitudine,

l’egocentrica salvezza dell’amor proprio.

Riflessi di luce

appaiono per necessità

o per socialità.

Nell’uno scompaiono nell’orologio.

Nell’altro invadono la mente.

Capita di aver paura di farcela.

Le forze,

spesso estranee al corpo,

amano alternarsi,

come segnali intermittenti di un semaforo,

gentile strumento regolante l’incrocio.

Ma una meta,

se destinata al giovamento,

è spesso intervallata da scambi,

bivi, intralci al traffico.

La fatica dell’avventura

scredita la consapevolezza del viaggio.

La gioia dell’aiuto

ne coltiva l’audacia.

Avviene nell’incanto che,

ognuno nei propri percorsi,

gli uomini proseguono instancabili

nei sentieri delle rughe,

nelle tappe del divenire.

Nascono, s’amano,

ridono e piangono.

Vivono.

Questa è la forza della Natura.

Questa è la segreta virtù,

nei segnali incomprensibili,

dell’apparir riflesso divino.

Don Pablo - Giovanni Marotta -

 

 
 
 
 
 

- Parole d'affetto -

Post n°11 pubblicato il 02 Marzo 2009 da don_pablo1

- Parole d'affetto -

Riappari.

Mutata dalle sofferenze di un tempo,
dal corpo sconfitto per ragion dell'essere,
filiforme nel ricordo accarezzi la pelle.

Sono istanti perduti negli spazi
i vincoli all'unione impossibile.

Col colore dell'amore,
col pennello del desiderio,
con le mani dello scultore,
modelliano il senso
al bisogno del rifugio
e in pietra cementata,
immobili,
presenti,
lasciamo al logorio
di una nuova alba
di dolcezza le voglie.

Vivi quel che sarà.
Respira le molecole del divenire.
T'abbraccerò ovunque sarai
alitando ai venti parole d'affetto.

Don Pablo - Giovanni Marotta -

 
 
 

- La pace dell'anima -

Post n°10 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da don_pablo1

- La pace dell'anima  -

Celata malinconia,

nascosta tra domande nella vita,

permea il muro delle paure.

Nella moltitudine degli abbracci,

la solitudine della furbizia

incide l'animo di tagli

trasversali all'essere.

Sconfiggere chi?

Perdere cosa?

Barattare carezze di pietre

con lacrime di piume

dona cuscino

al turista della vita.

Pace al sonno,

padrone dell'onestà,

vittima del sangue

ingiustamente caduto.

Don Pablo - Giovanni Marotta -

 
 
 

- Il malato -

Post n°9 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da don_pablo1

Ho creduto d'essere invincibile
alla pazzia di una molecola
ribelle al senso del dominio.
 
Ora, sdraiato su piume di un letto
divenuto fratello dei miei desideri,
osservo la finestra mostrare
le trasmissioni della vita.
L'odore dei vicini
è sgradevole ai momenti,
è piacevole ai ricordi.
Penso alle attività,
spesso maledette,
giunte come respiri
nei secondi delle giornate.
Muovevano le fibre di questi muscoli
adattati alla forma dell'immobilità
e alimentavano l'emozione,
la gioia o il dolore.
Osservo la vita 
nei parenti giunti a piangere
noi feriti dai colpi di malattie improvvise.
La bontà disarma i miei nervi
e rido di loro e di te,
caro amico inconsapevole.
Invidio il tuo respiro al sole.
L'abbraccio della tua pelle
al clima del tempo.
Non mi vuoi vedere.
Credi che sia il caso sfortunato
di un alito di vento occasionale.
 
Hai ragione!
Sono la tua sconfitta,
ma fai vincere il tuo godimento.
Ricordati che esisto
quando il dubbio piangerà le stelle,
briciole rimaste a questa mente
dai perchè invasa e alla speranza aggrappata.
 
La festa da te derisa
è divenuta il sogno
da me sperato. 

- Dedicata a chi, quotidianamente, soffre per la malattia -
Don Pablo - Giovanni Marotta -
 
 
 

Ho appena passato un'ora ad ascoltare i racconti...

Post n°7 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da don_pablo1

... di un vecchio sui tempi del fascimo!
Occorrerebbe rispolverare la memoria !!!!!

Siamo proprio una generazione che non si rende conto delle oscenità perpetuate da quel regime.

Sentirle raccontare da chi le ha vissute, con racconti estremante crudi che appaiono come fantascienza, v'assicuro che fa rabbrividire!
Il modo di come ti costringevano a bere l'olio di ricino anche solo perchè avevi messo a scaldare l'acqua del mare per ricavarne il sale poichè l'acqua marina era proprietà demaniale e governativa; dover sputare sulla testa di amici decapitati perchè accusati d'essere partigiani; mangiare una patata al giorno e andare a rubare ai cadaveri le prime necessità ecc ecc..
Non c'è ragione che riesca a gistificare!!!!!! MAIIIIIIIIIIIIIII!!!!

Don Pablo.
R-esitere R-esitere R-esitere R-esitere R-esitere !!!!!!

 
 
 

- Ribelle -

Post n°6 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da don_pablo1


- Ribelle -
 
Perso in un ciak,
chiuso in un replay.


Spirito ribelle
evade da rituali tribali
in una società
tecnologicamente primitiva.


Umanamente disinvolta e schierata.


Rate dell'essere
cedute al diavolo del ricatto,
cappio di un'isola
nel mare del nulla


Don Pablo - Giovanni Marotta -
dal libro " Fra(m)menti" - MJM editore

 
 
 

- Bisogni dimenticati -

Post n°5 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da don_pablo1


 


 


 


- Bisogni dimenticati -


 


Incupiti nelle proprie radici
stanno i tentacoli del piacere.


 


Tremano del taglio.
Ansimano nel pensiero.
Soffocano il domani.


 


Come orti in recinti artificiali,
coltivati tra fuliggini assassine,
producono frutti
genuinamente colorati
ma imbevuti di tossine fuggenti,
così stanno in celle reticolari
le voglie del bisogno,
godute briciole del niente
vendute al miglior offerente.


 


Madre terra offerta alla vita,
tagliata in fette d’egoismo illegittimo,
reclama gocce sulla pelle,
baci sulla polvere,
lavoro sulla sua grandezza.


 


Sciopera nel segreto
e ride
e gode
e picchia
l’illusione di potenza
di bisogni dimenticati.


 


Don Pablo - Giovanni Marotta -


 


 

 
 
 

- Vertigine dell'essere, materia del non essere. -

Post n°4 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da don_pablo1

- Vertigine dell'essere, materia del non essere. -

Nell'avvertire il vuoto
la vertigine inebria la mente
con filiformi immagini;
s'abbandona la materia.

Nel confine tre l'essere e il non essere
s'accentua la lotta tra l'andare o il restare,
tra il sogno o la realtà,
tra il coraggio e la prudenza.

Vagare sul confine mobile
di un traguardo inesistente
amplifica i sensi,
spiega il senso,
dolcifica il momento.

La mancanza del brivido
genera scene immobili,
fotografie previste d'istanti antichi.

L'essere o il non essere
spiegano l'involontarietà del respiro.

Don Pablo - Giovanni Marotta -

 
 
 
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