Don Pablo

- Il malato -


Ho creduto d'essere invincibilealla pazzia di una molecolaribelle al senso del dominio. Ora, sdraiato su piume di un lettodivenuto fratello dei miei desideri,osservo la finestra mostrarele trasmissioni della vita.L'odore dei viciniè sgradevole ai momenti,è piacevole ai ricordi.Penso alle attività,spesso maledette,giunte come respirinei secondi delle giornate.Muovevano le fibre di questi muscoliadattati alla forma dell'immobilitàe alimentavano l'emozione, la gioia o il dolore.Osservo la vita nei parenti giunti a piangerenoi feriti dai colpi di malattie improvvise.La bontà disarma i miei nervie rido di loro e di te,caro amico inconsapevole.Invidio il tuo respiro al sole.L'abbraccio della tua pelle al clima del tempo.Non mi vuoi vedere.Credi che sia il caso sfortunatodi un alito di vento occasionale. Hai ragione!Sono la tua sconfitta,ma fai vincere il tuo godimento.Ricordati che esistoquando il dubbio piangerà le stelle,briciole rimaste a questa mentedai perchè invasa e alla speranza aggrappata. La festa da te derisa è divenuta il sognoda me sperato. - Dedicata a chi, quotidianamente, soffre per la malattia -Don Pablo - Giovanni Marotta -