AELLE62

quella sera


ciao amici.Eh si, era di giovedi sera ed eravamo a cena io, mia moglie ed il piccolo Gabriele. Ad un certo punto mi sono girato verso di lui e gli ho detto: hei Gabry vuoi venire con me a Salerno? Vi scrivo la sua risposta: SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.Mia moglie in disaccordo con me come sempre mi fece girare i satelliti e così il piccolo sentì la mia voce tuonante che disse...allora ci vado da solooo!!!Vidi la sua faccia triste in pochi secondi e questo mi faceva star male. Scesi di sotto nel mio mondo dove ho il pc il mio laboratorio e le mie attrezzature da pesca e volevo fare qualcosa per non pensare ma non ci riuscivo.Poi ad un certo punto mi dissi: e no porca ...miseria Gabry lo porto con me.La sera seguente passato dalla stazione di Porto Maurizio feci due biglietti con cuccetta. Quando parcheggiai l'auto Gabry era col suo skate in piazza grande e mi si avvicinò come sempre per salutarmi. Ho fatto il biglietto del treno gli dissi e lui con faccia triste disse...si?! Si piccolo ma ne ho fatti due uno anche per te. Allora me li strappo' di mano urlando....evvaiiii!!!A tavola li fece vedere a sua madre che stavolta capite le mie intenzioni belliche non replicò nulla. Avevo anche io il desiderio di stare una settimana solo con mio figlio....Preparata la valigia in cui mia moglie infilo' un intero armadio con mie imprecazioni quando alla stazione successiva dovevo correre per prendere la coincidenza eravamo mentalmente già in viaggio. Sabato sera ore 20,30 si parteeeee........salutati i lacrimoni di mamma al binario il treno inizia la sua marcia. Ero felice per quella vacanza con mio figlio come un ragazzino al primo bacio. Arrivati a Genova ed aspettato un'ora arriva l'altro treno dove abbiamo la cuccetta. Gabry va al letto sopra ed io a quello sotto e di fianco a noi due ragazzi giovani. Si spensero le luci e buonanotte al secchio. Arriviamo a Roma alle 5,35 con mezz'ora di anticipo, cosa mai capitata con le ferrovie dello stato. Prendo l'armadio, ehm la valigia, sveglio il cucciolo e scendiamo. Ci aspettava una brioche calda e per me un caffè e sigaretta annessa. Ah la cosa che non vi ho ancora detto è che a Salerno solo due persone sapevano che noi arrivassimo: l'immancabile amico Franco e mio nipote Francesco. Il primo perchè è per me come un fratello ed il secondo perchè doveva essere mio complice. Volevo presentarmi a casa di mia sorella Lina davanti alla porta ma mi serviva qualcuno che mi aprisse il portone e mio nipote ero sicuro che non avrebbe detto nulla a sua madre.Di li a poco parte anche il terzo treno che finalmente ci portava a destinazione. Ore 9,30 arriviamo a Salerno ma già diversi chilometri prima sentivo il profumo della mia terra...ma se vi racconto tutto adesso vi annoiate e allora il seguito lo racconterò a breve, ma intanto come sempre abbraccio chi mi vuol bene e chi no. Ciao bella gente...GIPSY