AELLE62

Arrivò Domenica


…eravamo rimasti a sabato giusto? Siiiiiiiiiiiiiii (il pubblico rispose)Domenica mattina appuntamento con le sorelle Materassi: Gisa, Lina, Paola ed Enzo marito di Gisa.Si parteeeee. Dove andiamo Antonio? Mi chiede mio cognato. Vorrei andare verso il sud di Salerno verso la costiera del Cilento fino a Palinuro. OK risponde lui, mentre dietro sedute le mie sorelline facevano la OLA.Dopo un po’ di strada siamo arrivati nei pressi dell’oasi del WWF in quel di Persano perché Enzo mi voleva portare verso Castelcivita. Lì ci sono delle grotte meravigliose, ma non erano quelle che volevo vedere.Fermati! Dico a lui, accosta devo scendere un momento. Il cuore aveva iniziato a battere in quarta e sapete il perché? Eravamo appena passati sul mio fiume: il Sele, e proprio nei posti dove io e Franco abbiamo pescato per anni. So che vi sembra un po’ stupido, ma di ogni foto che ho scattato ne ho fatte almeno due perché le mani mi tremavano un po’. Che meraviglia rivedere il “mio” amico fiume, quel fiume dove abbiamo preso tanti pesci e tanti “cappotti”. Quei posti dove si rafforzò il legame fraterno col mio amico del cuore e…. OK OK ho capito vado avanti.Arriviamo dopo aver attraversato molti chilometri di campagne e piantagioni di alberi da frutto di nuovo sulla statale 18 e di li a poco siamo arrivati ad Agropoli ma dove ci siamo fermati il pomeriggio. E camminando camminando arriviamo così a Palinuro perla del Cilento dove si narra Ulisse sconfisse il ciclope. Promontori, spiagge ed un mare blu cristallino che dire incanto sembra un’offesa. Quante belle cose ha la nostra Italia….noi abbiamo le Maldive in casa eppure prendiamo un aereo per andare in posti lontani…La mia digitale a queste meraviglie non aveva bisogno della mia mano, scattava da sola le foto. L’altro lato di Palinuro ha nella roccia un “buco” enorme chiamato arco naturale dove da esso si accede ad una spiaggia denominata degli innamorati e solo da quell’arco, oppure se siete degli ottimi nuotatori potete via mare girare intorno al costone di roccia. La voce di Gisa: hei, cosa ne dite se mangiamo qualcosa?Acclamazione positiva di tutti gli altri e ci siamo seduti li vicino al mare. Qualcosa??? Azz tra lei e Lina avevano portato da mangiare per un esercito. Sembrava avessero la valigia di Eta Beta cacciavano di tutto. Ad un certo punto dalla mia bocca è uscita la bandiera bianca da parte dello stomaco che si era arreso a tanto cibo e non essendo più abituato alla cucina del sud iniziava a dare i numeri.Intanto Enzo recupera una sdraio senza padrone e così si abbandona all’immancabile siesta messicana con russare libero. Di li a poco siamo ripartiti per ritornare a casa e passiamo da Ascea. Non avete idea amici miei del mare di quei posti L. Mentre Enzo guidava Lina adocchia una chiesa dall’aspetto misto tra nuovo ed antico. Sembrava un qualcosa di arabo o comunque di orientale e ci fermiamo. Entrati abbiamo visto non una chiesa sontuosa, ma semplice, sobria e con un altare alle cui spalle c’era un enorme dipinto dell’ultima cena. Bella, davvero bella. Proseguendo ci siamo fermati poi ad Agropoli dove abbiamo trovato un tempo che non prometteva niente di buono. Nuvoloni neri si avvicinavano minacciosi, ma abbiamo fatto in tempo a visitarla e visitare in centro storico della città. Mentre Enzo ci aspettava in auto noi poi siamo entrati in un bar a prendere un gelato con relativa…sosta femminile.Siamo usciti e già pioveva forte porca miseria e così correvamo sotto la pioggia con i gelati in mano. Che pazzi siamo quando stiamo insieme…L’auto riparte e dopo circa tre quarti d’ora ritorniamo a casa di Lina dove avevo l’auto per andare con Paola a casa sua. Cena rimpinzato ria anche quella sera e poi un tuffo al letto. Tra il mangiare e tutto il cammino fatto a piedi ero stremato e così ronf ronf. Buonanotte al secchio!!!Un’ultima cosa voglio dirvi: se guardate il mio profilo li ci trovate anche tutte o quasi le foto che ho scattato e potrete farvi un’idea di ciò che avete letto finora. Ci sentiamo alla prossima. Un abbraccio a tutti dal vostro amico Gipsy.