AELLE62

e poi....

…e non è mica finita.

Ritorniamo a casa più o meno verso le 17,30 e Franco mi dice: andiamo a casa mia? Voglio farti vedere come l’ho aggiustata. Ok detto fatto e mentre un forte acquazzone mi impediva addirittura di vedere la strada arriviamo a casa sua.

Dopo averla girata tutta ha voluto farmi vedere anche il suo studio. Davvero bello, con un enorme arco che divide la sala riunioni e dove riceve i clienti dalla sala operativa dove ci sono computer stampanti e tutto ciò che serve al suo lavoro di grafico. Franco ha studiato anche all’accademia delle belle arti e non avete proprio idea di cosa sia capace di fare, ma se proprio vi stuzzica la cosa visitate il suo sito: ARTEDIT.IT e ne vedrete delle belle. L’ho sempre considerato un grande nel suo lavoro perché ha estro, fantasia e genialità da vendere e non lo dico perché è il migliore amico ma perché lo merita per davvero.

Poi siamo risaliti su e mi ha fatto vedere il suo orticello davanti casa ed i suoi animali: credo siano cinque gatti uno più bello dell’altro e Milk un cagnolino tutto pepe che è un amore. Mi ha detto: Tony vuoi dare uno sguardo al tuo blog e alla tua posta? Ti accendo il portatile. Siiii e così  mentre io guardavo chi di voi mi avesse scritto e gli rispondevo, lui ha preso la chitarra e mi suonava una dolce canzone.

Dopo un po’ è arrivata sua moglie con i bambini e la casa si è “animata”. Hanno voluto che io cenassi con loro e Pat mi ha fatto mangiare….Lasagne al forno, Peperoni verdi che da noi si chiamano “friarielli” formaggio, e tanto buon vino. Alla fine mi sembrava di avere al posto della pancia il cestello di una lavatrice pieno, e per gradire Franco mi ha proposto un liquorino che…. mi ha fatto dimenticare di attaccare la spina per fare il bucato J.

Mentre poi Pat portava i bimbi a letto ci siamo ritrovati come sempre a fumarne una e chiacchierare anche se con un po’ di malinconia perché entrambi sapevamo che di li a poco sarei andato via. Siamo usciti fuori ed il fresco serale accompagnava le nostre chiacchiere, mentre un vento lieve portava i nostri pensieri ed il fumo delle nostre sigarette in alto la dove non c’è falsità.

Mi ha accompagnato alla macchina dove ci siamo fatti molte promesse che concretizzavano il nostro pensiero e desiderio frequente, quello di rivederci quanto prima. Rarissime volte ho visto Franco commuoversi, lui non piange quasi mai, ma si tiene tutto dentro. L’unico suo neo è che io riesco a leggere i suoi occhi e mentre dall’auto ci siamo abbracciati e stretti forte per minuti interminabili sentivo il suo cuore dirmi…torna presto Tony! Porca pupazza sto piangendo accidenti. Che dura la vita a volte, l’unico amico che ho e che mi vuole veramente bene è lontano da me, l’unica persona che mi ha abbracciato e senza dire nulla mi ha detto ti voglio bene quando ho perso prima mio padre e poi mia madre è stato lui. L’unico amico che mia madre stimasse davvero è lui. Lui! Franco….l’unico.

Ps perdonatemi le lacrime o l’osannare così un amico, ma come qualcuno disse un tempo dovreste provare per credere in quello che dico. Si lo so ci sono tante persone che potrebbero essere Franco, e questo non lo discuto, ma in tanti anni e con tutto ciò che ad entrambi è capitato c’eravamo solo noi due…sempre, e sempre con lo stesso affetto ed amicizia.                 Gipsy