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DIOGENE CAMMINAVA CERCANDO L'UOMO, IO....

 

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Post n°398 pubblicato il 05 Novembre 2011 da aelle62

ciao amici cari, stasera continuo il mio racconto anche se purtroppo la mia testa é altrove. I disastri che stanno colpendo la regione Liguria in cui vivo non passano inosservati ed il pensiero di quelle persone che han perso la vita in un modo così brutale mi deprime.

Abito nella provincia di Imperia e fino ad oggi non si sono avuti danni qui, ma mentre vi sto scrivendo, anche se a porte chiuse sento lo scrosciare della pioggia che scende violenta e qui piove da oggi pomeriggio. Capirete quindi le mie preoccupazioni e vi chiedo scusa se magari nello scrivere potrete trovare delle inesattezze, perchè come sapete quando scrivo lo faccio in totale libertà e non rileggo per corregere.

Allora.... si ora ricordo.

La mattina seguente con mio figlio sono andato a Fratte, rione di Salerno dove son nato e vissuto fino a 26 anni. Volevo fare una cosa che faccio sempre ogni qualvolta scendo giù ed è di andare a ...salutare i miei genitori ed una mia sorellina che ormai abitano in un posto che è la loro ultima dimora.

Non volevo portare Gabry perchè ogni volta quando son li mi viene da piangere e non mi piaceva che lui mi vedesse così, ma ha voluto a tutti i costi seguirmi e non ho saputo dirgli di no. E così mano nella mano siamo arrivati al cimitero della città.

Quando siamo stati sulla tomba dove si trovano i miei genitori gli ho spiegato chi erano perchè lui non li ha mai conosciuti e mentre insieme abbiamo recitato l'eterno riposo unendo le nostre voci, mi sono commosso e cercavo di nascondere i miei occhi a mio figlio. Sono sicuro però che mi ha visto piangere e sono ancora più sicuro che a volte i bambini hanno molta più sensibilità degli adulti perchè non mi ha detto nulla facendo finta di non avermi visto.

Abbiamo girato ancora dopo che Gabry ha dato un bacio alla foto dei nonni e siamo arrivati alla tomba del milite ignoto dove gli ho spiegato cosa significasse. Siamo passati dai miei nonni ed infine dalla mia sorellina Teresa persa all'età di 14 mesi.

Giuro che non volevo annoiarvi stasera, ma scrivo il mio racconto in modo assolutamente reale e quindi voglio credere che mi capiate. Mio figlio mi ha chiesto dove abitavo quando ero a Salerno ed allora sono andato con lui al centro del rione dove c'era casa mia. Da quando ho perso mia madre e la casa era stata venduta non ci ero più voluto passare. Guarda Gabry io abitavo qui e quella finestra piccola era la mia cameretta e mentre gli dicevo questo avevo le lacrime che andavano per conto loro. Una signora poco distante ha sentito e visto la scena e mi guardava con tenerezza quasi come se sapesse cio' che stavo provando in quel momento.

Dopo essermi diciamo ripreso, l'ho portato al bar a bere un succo di frutta ed io un caffè, che a dirvi la verità è stato uno dei più amari che avessi mai bevuto...

Mi sono informato circa la fermata del pullman e così ci siamo incamminati, ma mentre parlavo con lui, facendogli vedere il fiume Irno che attraversa quel rione, da lontano vedo una donna che a prima vista mi sembra di conoscere e man mano che veniva verso di noi la mettevo a fuoco. Noooo, un'altra emozione forte per il mio cuore. Era Assunta, la sorella di un mio grande amico dell'epoca, Gaetano. Ci siamo abbracciati e l'emozione era galoppante. Erano credo 25 anni che non ci vedevamo e così ci siamo raccontati un pò di vita. Gabry ci guardava come due alieni perchè parlavamo tanto in dialetto e lui non lo capiva. Quindi ogni tanto mettendo i sottotioli gli spiegavo qualcosa. Mentre però stavamo parlando giunge il pullman che ci riportava dall'altro capo della città per ritornare a casa di Lina e così un abbraccio ed un bacio dato al volo abbiamo salutato Assunta. 

Dopo aver pranzato siamo andati a casa di mia sorella Paola e come al solito le ho fatto dei lavori incasa. Non quelli che pensate voi, ma le ho aggiustato una serratura, la porta di ingresso ed altre cosucce chiaramente assistito dal valido Gabriele che mi passava i ferri ed esponeva le sue idee. Dopo un po' siamo scesi giù ed abbiamo comprato dei regalini da portare a casa. Abbiamo telefonato a Franco per l'indomani, giorno fatidico per una mega pescata insieme a mio figlio Gabriele ed il suo Giovanni...a carpe!!!

Come sempre accade il tempo é tiranno e quindi questo ve lo racconterò la prossima volta....

Vi abbraccio tutti...Gipsy

 

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Commenti al Post:
diesse58
diesse58 il 06/11/11 alle 13:38 via WEB
Il tuo racconto sembra un vero romanzo a puntate, un romanzo del quale aspetti con ansia l'uscita della puntata sucessiva.....credo che comunque questa splendida esperienza rimarra' nel cuore di tuo figlio per tutta la vita.. bravo papi !..... P.S. e speriamo che il tempo sia clemente e smetta di piovere perchè ora i disastri stanno veramente mettendo la gente a k.o. ..... a presto amico caro
 
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Data di creazione: 08/07/2007
 

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