LOCA & ISA

Post N° 83


Inutile nasconderlo: io tifo per Barack Obama, anche se non so bene il motivo. Forse perchè è un uomo nuovo, un politico nuovo, forse perchè io sono nata in Italia e di queste ventate di freschezza non ce ne sono mai...oppure  più semplicemente perchè mi piace vedere l'ingenuità al potere: può far danni, vero, ma pure rivoluzioni culturali inaspettate. Credo che Hilary Clinton dall'alto della sua esperienza politica porterebbe solo le idee di un politico e come si dice,,, nulla di nuovo sotto il sole. Perchè le idee da politico non bastano più, serve un uomo che porti idee da uomo, che ci creda in quello che fa , in quello che dice... ed è forse per questo che il discorso più significativo di Obama è diventato un rap, uno splendido inno all'uguaglianza che parla a tutti, che a me fa venire la pelle d'oca ... Già perchè nella cara America,dove fino a qualche anno fa sembrava impossibile avere un presidente nero, arriva Obama, vince e convince e alla faccia del razzismo made in States fa cantare e gridare insieme yes we can... bianchi, neri, donne, uomini, vecchi, giovani... questa si che è una rivoluzione, un cambiamento una boccata di aria fresca, una speranza... per tutti... E  adesso mi ascolto il discorso di Obama e aspetto... aspetto che un uomo come lui arrivi pure qui... aspetto!! Ma come si dice Yes I can!!Il nostro credo fu scritto dai padri fondatori, che dichiararono il destino di una nazione. Si, noi possiamo.E' stato sussurato da schiavi e abolizionisti, tracciando un sentiero che porta alla libertà. Si, noi possiamo.E' stato cantato da immigrati, catturati su lidi lontani, da pionieri che andavano verso ovest in u deserto spietato. Si, noi possiamo.E' stata la chiamata dei lavoratori che si sono organizzati; donne che hanno ottenuto il diritto di voto; di un Presidente che ha scelto la luna come nostra nuova frontiera e dal Re che ci ha condotto alla vetta e indicato la strada verso la terra promessa.Sì, noi possiamo ottenere giustizia e l'uguaglianza.Sì, noi possiamo ottenere prosperità e l'opportunità.Sì, noi possiamo guarire questa nazione.Sì, noi possiamo riparare il mondo.Sì, noi possiamo.Sappiamo che la battaglia sarà lunga, ma dobbiamo ricordare che non importa quali ostacoli incontreremo nel nostro cammino, nulla può frapporsi al potere di milioni di voci chiedono il cambiamento.Un coro di cinici ha detto che non possiamo farlo... l'hanno solo gridato più forte e in modo stonato... Ci hanno chiesto di fermarci e guardare realtà. Siamo già in guardia contro chi offre al popolo di questa nazione false speranze.Ma nella strana storia che è l'America, la speranza non è mai stata delusa.Ora le speranze della bambina che va a scuola in un sobborgo di Dillon, sono gli stessi sogni del ragazzo che studia nelle strade di Los Angeles; noi ricorderemo che qualcosa è cambiato in America; non siamo così divisi come ci dicono i politici; siamo un unico popolo; una nazione; e - insieme - inizieremo il prossimo grande capitolo della storia americana con tre parole che risuoneranno da costa a costa, dal mare al mare splendente:Sì. Noi. Possiamo