a tutto campo

A proposito della Serracchiani


L’intervista della Serracchiani a Repubblica ha suscitato molto clamore e ha ricevuto innumerevoli critiche. Da diversi giorni penso a ciò che ha detto la nostra, e ho deciso di scrivere alcuni pensieri in merito.Innanzitutto mi permetto di dire che la neoeurodeputata ha avuto senz’altro il coraggio di esprimere il suo pensiero, e questo le fa onore. Certo, la forza e la popolarità acquisita con il suo personale successo elettorale, l’ha aiutata molto, e, forse, anche il sostegno e la spinta di diversi grandi elettori di Franceschini. C’è chi ha dichiarato: che non ha consistenza, ma chi ha detto ciò forse non ha capito, o non ha voluto capire, che a quel livello, anche se il personaggio è autorevole, le parole che si dicono devono essere misurate tenendo ben presente l’obiettivo da raggiungere.Serracchiani, credo, ha centrato il suo obiettivo. Ha scatenato un putiferio facendo incazzare un sacco di gente. In un primo momento anche me. Successivamente, dopo aver riflettuto, ho pensato che l’idea che mi ero fatto sul suo conto, vedendola a confronto con la Ministra Brambilla ( un nome, una garanzia ), in un confronto televisino postelettorale, era che, Debora Serracchiani, dovrà, caricarsi d’umiltà, lavorare molto, cercare una maturità politica, che in questo momento io non le riconosco. Certo io sono soltanto un elettore e per giunta di quelli di prima, per dirla alla Franceschini il quale deve essersi dimenticato dov’era lui prima. Ma prima di che poi. Lei sosterrà Franceschini perché è simpatico e perché Bersani usa ancora dire: piattaforma programmatica.Io, ma sono di quelli di prima io, ho sempre pensato che il sostegno e la preferenza a un candidato ( sindaco, premier o segretario di partito che dir si voglia ), si debba dare perché esso ( il candidato ), esprime e interpreta i pensieri, le necessità, e le misure da intraprendere a fronte, della gente, di tutti quanti i cittadini:di prima, di adesso e di dopo. Soprattutto di dopo, del futuro.Forse Bersani non sarà il leader più carismatico che questo Pd possa esprimere, tuttavia è un uomo di grande valore e di grande esperienza, che non distingue e non divide. Certo, a volte, uno come lui, si può lasciare andare a dire cose un po’ troppo vecchie e bofonchiate con accento emiliano (simpatico), ma è la sostanza che conta.Io credo che Debora Serracchiani dovrebbe uscire con un’altra intervista, ma questa volta, prima, abbia cura di dire che: chiunque sia il prossimo segretario del Pd sarà il suo segretario e che lo sosterrà in modo leale e solidale.