IL GIRO DEL MONDO

QUEENSTOWN:..... FIRST STOP IN NEW ZELAND


Clicca qui per vedere le foto04.03.2009Ore 03:45 a.m.....driiiinnnnn...suona la sveglia...alle 04:15 c'è il taxi che mi aspetta sotto l'ostello per accompagnarmi alla stazione di Southern Cross dove alle 05:00 ho l'autobus per l'aeroporto. Arrivo con largo anticipo, il volo partirà alle 06:55, i bar stanno aprendo adesso, non mi sembra il caso di prendere un caffè a macchina appena accesa, già qui fa schifo di per se, cosi decido di farmi un pisolino sui divanetti scomodi dell'aeroporto. Dopo lo scalo a Sidney, puntuali come sempre, volo, coincidenza ed atterraggio, arrivo a Queenstown alle 13:00 locali, sposto le lancette dell'orologio di due ore avanti e mi appresto a mettere piede in Nuova Zelanda. Prendo il bus navetta che mi porta direttamente nel mio ostello, in posizione un po' defilata dal centro, non più di 500 mt, il mio nuovo alloggio ha le stanze con le vetrate che affacciano direttamente sul lago. Fatto il chek-in, via in centro per i soliti rifornimenti di emergenza: acqua e biscotti. In giro non vedo altro che pubblicità di attività estreme dove Queenstown ne è la capitale: bungy jumping, skydive, rafting, jetboat.... Dopo un giro in centro, abbastanza piccolo, e una passeggiata intorno al lago, ritorno in ostello e prenoto le escursioni per i due giorni a seguire:”Milford Sound” e “Skydive”.05.03.2009Partenza mattiniera per la visita a Milford Sound, alle 08:00 il pullman passa a prendermi davanti al Crowne Plaza Hotel, a 50 mt dal mio ostello. Oggi mi aspetta una giornata massacrante, cinque ore di pullman ad andare, con relativo pit-stop nei punti più caratteristici per le solite foto di rito, e poco meno di quattro per tornare. Arrivati a Milford Sound ci siamo subito imbarcati sul traghetto e abbiamo iniziato la navigazione in questi spettacolari fiordi costeggiati da montagne ricche di vegetazione e cascate che scendono giù nel fiume. Il pranzo è stato gentilmente offerto dalla casa, panino con cetrioli, pomodoro, insalata e queste salse che loro mettono ovunque, meno male che con me avevo il mio bel pacco di biscotti. Finita la navigazione, considerando la strada piena di curve e l'autista dal piede sportivo, sono rientrato in ostello distrutto, una pizza al volo e poi a letto, nonostante la stanchezza il sonno tarda ad arrivare, il pensiero è al volo da 4.000 mt che mi aspetta domani.06.03.2009…..penso che se avete letto l'articolo “skydiving:...Adrenalina pura”...non ci sia nient'altro da aggiungere....PROSSIMO ARTICOLO:....DA SUD A NORD..... IN AUTOBUS...