IL GIRO DEL MONDO

GIAPPONE:...IL PAESE DEL SOL LEVANTE


Clicca qui per vedere le foto25.03.2009Sveglia alle 05:15 del mattino, il tempo di farmi una doccia sistemare le valigie e prendere lo shuttle dell'albergo per andare in aeroporto, finito il tempo delle infradito, costume e bermuda, ora si ritorna alle scarpe da trekking, maglione e giubbotto. Il viaggio in aereo, con la Japan Airlines, lo passo quasi tutto il tempo a dormire, sposto subito le lancette del mio orologio di due ore avanti e dopo 5 ore di volo atterriamo all'aeroporto di Tokyo Narita.Il primo impatto con il Giappone è sconvolgente !!!! ti imbatti nella loro cultura che è completamente diversa da tutti gli altri paesi economicamente sviluppati, la loro gentilezza e la loro riservatezza ti danno un grande senso di ospitalità che non trovi in nessun altra parte del mondo. La loro organizzazione è impressionante, sono tantissimi ma riescono a gestirsi in una facilità incredibile.... secondo me sono telecomandati.... se quando vai in America sembra di essere dentro un Film, qui sembra essere dentro un cartone animato, ti ritornano in mente i vari “Gigi la Trottola”,”Hally e Benji” e “Kiss me Licia”. Di contro invece, orientarsi in Giappone è estremamente difficile, le parole in inglese sono poche, le cartine dopo un po' te le vorresti fumare e la facilità con cui ti perdi è impressionante. Poi se porti le scarpe con i lacci sei finito, in ogni luogo che vai, ristorante, ostello o tempio sei costretto sempre a togliertele. La prima notte la faccio a Tokyo ma domani parto subito per Kyoto per poi ritornarci prima della partenza.26.03.2009Lo Shinkansen è il treno proiettile che oggi mi porterà a Kyoto in meno di 3 ore. Comodi, puliti, silenziosi ed estremamente puntuali, viaggiare in treno in Giappone è spettacolare. Partito senza avere un tetto sotto cui dormire (su internet era tutto pieno), arrivo alla stazione centrale e mi dirigo subito al Tourist Information Centre, situato al 9 piano di un palazzo all'interno della stazione stessa, gentilissimi come sempre, prenoto, per 4 notti, un ostello che rispecchia esattamente il modo di pensare degli alloggi in Giappone: tutto concentrato in piccoli spazi. Qui incontro un ragazzo ungherese che vive in Cina ma ha la ragazza a Kyoto, mi sono fatto indicare quali erano i posti più belli da visitare e gli ho spiegato le mie difficoltà iniziali appena atterrato in Giappone, si è messo a ridere, consolandomi dicendo che è tutto nella norma per chi viene la prima volta.27.03.2009 – 29.03.2009Tre giorni di intenso cammino tra templi e giardini zen: Kyomizu temple, Chion-in, Hejan Shrine, Nijo Castle e il Kinkakuji Temple (detto anche il Golden Pavillon), sono tra quelli più importanti che ho visto, ma ce ne sono cosi tanti da farti venire la nausea, per strada oltre a notare la fioritura dei ciliegi, non ancora al massimo del suo splendore, incontro, sia persone vestite con il classico kimono che le famose “Gheishe”, ormai divenute sempre più una rarità, naturalmente non perdo l'occasione di farmi immortalare insieme a loro per una foto-ricordo. La sera nemmeno a dirlo, alle 21.30 sono a letto distrutto.30.03.2009L'ultimo giorno a Kyoto sono costretto a cambiare ostello, sempre tramite il Tourist Information Centre prenoto l'ultima notte in un Ryokan Hotel, che non è altro che una guesthouse in stile giapponese, con stanze private a porte scorrevoli e dove oltre al tatami (che fa da pavimento) e al materasso, non c'è più niente, in più ti forniscono un kimono per quando esci dalla stanza, tutto in 2 mq. La giornata la passo in centro tra negozi e il caos della città, sicuramnete meno frenetico di quello Tokyo. La sera invece mi ritrovo a mangiare da “Pizza Salvatore” (che volete ogni tanto ci vuole!!!) dove conosco una giovane coppia Empolese in viaggio di nozze, Elena e David, loro dopo essere stati in America, sono venuti in Giappone per poi proseguire la settimana successiva alle Maldive, un piccolo giro del mondo anche per loro, come tutti gli italiani appena gli ho raccontato del mio viaggio si sono meravigliati, e ancor di più quando gli ho detto che ero solo. Rientro in ostello in metro alle 23 e vado a dormire sul mio bel tatami.PROSSIMO ARTICOLO: TOKYO....ULTIMA TAPPA E POI SI TORNA A CASA