... cominciando una carriera che lo vedesvolgere un ruolo di primo piano: tra il 1295 e il 1296 è membro del consiglio dei Trentasei del Capitano del Popoloe del consiglio dei Cento. Sono gli anni in cui a Firenze si inasprisce lo scontro tra i Bianchi e Neri: i primi, legati alla famiglia dei Cerchi, sostengono la necessita' di una politica cittadina autonoma; i secondi, legati alla famiglia dein Donati, sono vicini viceversa al Papato. Dante, pur propendendo per i Bianchi, mantiene una posizione moderataed imparziale e, elettotra i sei priori nel 1300, dopo un tumulto scoppiato in citta', condanna al confino i rappresentanti estremisti di entrambe le fazioni, fra cui l'amico GUIDO CAVALCANTI.
Dante e CavalcantiI rapporti della citta' con Papa Bonifacio VIII si fanno sempre piu' tesi e Dante e tra coloro che rivendicano l'autonomia di Firenze dal Papato e dagli Angioini che volevano intervenire in appoggio alla fazione dei Neri. Nell'Ottobre del 1301 è probabilmente inviato a Roma come ambasciatore per tentare un'atto di mediazione. Firenze, pero', viene invasa dalle truppe Angioine di CARLO di VALOIS, che mette fine al governo dei Bianchi e richiama in citta' gli esuli Neri. Come rappresentante del precedente governo Dante è ......segue ...