...condannato all'esclusione da ogni carica politica e al pagamento di una multa. Non essendosi presentato a pagarla, è condannato al rogo il 10 marzo 1302.Da questo momento fino alla morte, avvenuta nel 1321, Dante trascorre la sua vita in esilio,cercando ospitalita' in diverse citta' del Centro e Nord Italia. Inizialmente è legato agli altri fuoriusciti che cercano di riorganizzare una lotta armata per riconquistare il potere a firenze ma, contrario ad ogni azione violenta, se ne distacca per intraprendere un cammino autonomo. Le notizie dei suoi spostamenti non sempre sono precise e documentate: è ospitato dai DA CAMINO in Veneto, dai MALASPINA in Lunigiana, dal Conte GUIDO di BATTIFOLLE nel Cosentino, soggiorno a Lucca, probabilamente si reca a Parigi. In questa fase, tra il 1304 e il 1309, si puo' probabilmente collocare la scrittura del De Vulgari Eloquentia,del Convivio e dell'Inferno.
Nonostante il profondo dolore esistenziale, negli anni dell'esilio Dante apre i suoi orizzonti culturali, entrando in contatto con personalita' di rilievo e, interrompendo inevitabilmente la sua carriera politica, si orienta verso una nuovaforma di impegno......segue ...