VUOLSI COSI' COLA'

LE FIERE


L'incontro di Dante nella selva con tre fiere - la lonza, il leone e la lupa - che tentano di ostacolagli il cammino, è carico di una forte valenza allegorica: al loro significato letterale si affianca, infatti, quello morale che le indica come simbolo dei vizi e della natura umana corrotta dal peccato originale. Varie sono state le letture che i critici hanno proposto, corrispettivi dei tre " impedimenta " elencati nei testi canonici: " avaritia mundi, superbia cordis, luxuria carnis".
In epoca medievale la lonza è presentata come felino non identificabile. Nel libro della natura degli animali è descritta come un incrocio di un leone con un leopardo femmina o di un leopardo con una leonessa ed è caratterizzata da un costante desiderio d'amore; il portamento fiero del leone e la sua testa alta stanno, invece, a significare un atteggiamento superbo; la lupa, infine, rappresenta la cupidigia, la brama insaziabile di onori e di ricchezza ed è vista come il male peggiore, l'impedimento da cui è piu' difficile liberarsi.