VUOLSI COSI' COLA'

San Paolo - II

SAN PAOLO I

Nato a Tarso, in Cilicia, all'inizio dell'era Cristiana ( tra il 5 e il 15 d.C ) e morto a Roma tra il 65 e il 67 d.C., Paolo fu il principale missionario del vangelo di Gesu' nel mondo greco e romano e, insieme a Pietro apostolo, il fondatore della Chiesa romana, cattolica e apostolica. Le notizie inerenti la sua vita ci sono state tramandate attraverso gli Atti degli Apostoli e le lettere raccolte nel Nuovo Testamento. Nato, con il nome si Saul in una famiglia ebrea che aveva acquisito la cittadinanza romana. Paolo crebbe in un'ambiente legato alla cultura Greca.



Studio' inizialmente nella scuola ebraica della sua citta', per poi trasferirsi a Gerusalemme, presso Gamaliele il Vecchio, Capo della scuola farisaica. Dovendo imparare un mestiere, com'era consuetudine delle scuole ebraiche, scelse quello di fabbricante di tende. Fu Maestro della Legge, e fece parte dei gruppi dei farisei e, sebbene non conoscesse direttamente Gesu', partecipo' alle prime lotte contro la comunita' cristiana di Gerusalemme e, probabilmente, all'uccisione di Stefano.

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SILVIO

Mitico capostipite dei re di Alba, Silvio era figlio di Enea e di Lavinia o, secondo fonti diverse, di Creusa o di Silvia. Nella versione del mito trasmessa da Virgilio, succedette al fratellastro Ascanio Lulo come sovrano di Albalonga e da lui si fa discendere la dinastia dei Silvi.



Dopo suo figlio, Enea Silvio, e altri dieci discendenti, si arriva a Numitore, il padre di Rea Silvia, la vestale che diede alla luce Romolo, il fondatore di Roma.

ENEA

Il grande eroe troiano era figlio di Anchise e di Afrodite. A partire dall'Iliade di Omerosi distinse, insieme ad Ettore, nella difesa della citta' assediata dagli Achei. Secondo la leggenda, alla caduta di Troia Enea fuggi' insieme al figlio Ascanio, all'anziano padre Anchise e, con alcuni compagni, intraprese un viaggio che, dopo alcune peregrinazioni, lo porto' dapprima a Cartagine, dopo la regina Didone si innamoro' di lui al punto da morire suicida quando Enea, destinato dagli Dei ad un'altra missione, la abbandono' per proseguire il proprio viggio e infine a sbarcare sulle coste del Lazio.



In questa terra Enea vinse i Latini e i Rutuli e sposo' Lavinia, la figlia del re Latino. Fondo' la citta' di Lavinio e da lui ebbe origine la stirpe Romana. La storia di Enea venne ripresa da Virgilio che, nell'Eneide, aggiunse nuovi particolari. Oltre ad utilizzare gli elementi della tradizione che glorificano la storia di Roma e le origini di Augusto, nel sesto libro il poeta latino inseri' la discesa di Enea nei Campi Elisi e L'incontro con suo padre Anchise che gli preannunciava la vittoria sugli Italici e la potenza di Roma.

LE MUSE

Sin dall'epoca ellenistica, le Muse erano associate alle diverse arti e considerate fonte di ispirazione. Le nuove divinita' pagane, protettrici delle arti e delle scienze, figlie di Mnemosine ( la memoria) e di Giove, vediamo invocare dai poetiin cerca di ispirazione creativa, in particolare all'inizio del proprio comportamento o nei passi di maggior impegno poetico. Ad ogni Musa era attribuita una sfera d'azione. Clio era la Musa

della storia; Calliope della poesia epica; Urania delle scienze astronomiche e della matematica; Polimnia degli inni degli dei e, successivamente, dei mimi; Euterpe del flauto e della poesia lirica accompagnata da tale strumento; Melpomene della tragedia; Talia era la musa della commedia e della poesia bucolica. Dante, prendendo a modelli l' Eneide e L'Odissea, inserisce un'invocazione alle Muse nel secondo canto dell'Inferno.