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Ma quanto puoi scendere in basso?


Va bene. Sono a casa, da sola. Inizia la mia maratona. Ho un sacco di cose in programma, non so nemmeno se riuscirò a farle tutte. Ho l’elenco accanto a me e ogni tanto ci aggiungo qualcosa. Ci vorrebbe un intero anno per fare tutto, ma non importa. Mi tiene viva sapere di essere super-impegnata. L’impunito, per consolarmi di tutto questo casino creato, come sempre, da lui, mi ha inviato l’sms con i voli per il viaggio che mi ha regalato per Natale: come si farebbe per una puttana! Paga l’abbandono, l’indifferenza, il menefreghismo nei miei confronti, la mancanza di coraggio o di voglia (molto più probabilmente) con la promessa di tre giorni in cui non gli costa niente essere via: nei giorni di lavoro qualsiasi balla va bene e viene accettata. E’ amore? Io dovrei stare qui ed essere contenta e appagata perché ora, è vero, mi lascia sola, ma poi mi porterà a Parigi? Poi mi scoperà al rientro, quando sua moglie andrà a lavorare e lui sarà libero? E mi troverà qui, come un cane, ad aspettare dietro la porta il suo ritorno per una carezza? E questo lui lo chiama amore? Per me è solo sfruttamento. Per me è eccessiva fiducia in se stesso, per me è egoismo puro e anche cattiva educazione. AMORE: ma io ti amo, ma io non posso pensare a una vita senza te, ma io non penso male di te perché ti amo, ma io ti dico sempre la verità (sì, è vero, per dirmi che non vuoi impegnarmi con me, sai che goduria!). E “io ti dico sempre la verità - e cioè non mi impegno con te – perché ti amo” è diventato ormai il suo cavallo di battaglia! Come se mi facesse un regalo, come se mi regalasse la luna. E’ la sola verità degna di nota che mi ha detto, perché il resto è solo lavoro, rapporti familiari o cose simili. Dopo avermi fatto credere di aver preso una certa strada che veniva verso di me, ha cambiato decisamente direzione quando gli ho chiesto spiegazioni esplicite. E questo è amore. “aspettami”: sì ti aspetto. Quando saremo tutti e due sulla sedia a rotelle in una casa di riposo forse avrai bisogno di una badante, anche se a mezzo servizio, e allora, forse, sarai con me. E’ sempre bello essere presi per i fondelli. E’ sempre costruttivo. Aiuta a crescere. E a morire.