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di Giselda Vagnoni
ROMA (Reuters) - Quattro milioni di siciliani scelgono domenica il nuovo presidente della Regione in un turno elettorale quanto mai incerto, primo test in vista delle politiche di primavera che apriranno la strada al successore di Mario Monti.
Come a livello nazionale, in Sicilia i partiti si misurano con frammentazioni interne e rimescolamenti di coalizioni che rendono difficile la previsione su quale sar la futura maggioranza di governo.
Anche nell'isola di Polifemo monta la protesta contro una classe politica ritenuta responsabile di aver portato la Sicilia, così come il Paese, sull'orlo del crack finanziario.
Secondo gli ultimi sondaggi, il candidato del centrodestra Nello Musumeci, presidente della Provincia di Catania, ex-Msi, appoggiato da Pdl-Destra, sembra destinato a vincere di misura su quello del centrosinistra Rosario Crocetta, europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Gela appoggiato da Pd-Udc.
Nessuna formazione, però, sempre secondo i sondaggi, conquisterebbe la maggioranza assoluta dell'Assemblea regionale siciliana e la prossima giunta potrebbe nascere solo come espressione di alleanze post elettorali.
Alle rilevazioni quasi un intervistato su due non si esprime, sintomo della scarsa fiducia di cui godono i partiti tradizionali in competizione.
L'appuntamento elettorale siciliano è particolarmente importante per Silvio Berlusconi che anche sulla base dei risultati del 28 ottobre ha detto che decider se candidarsi nuovamente a palazzo Chigi nel 2013.
La sorpresa annunciata è il successo del Movimento 5 Stelle del comico Beppe Grillo, nuovo ingresso nel panorama politico isolano, che dovrebbe conquistare tra l'8 e il 14% dei voti.
In Sicilia, tradizionale laboratorio anticipatore delle scelte nazionali, la proposta politica da monitorare è l'alleanza tra il Partito democratico e l'Udc che sostiene Crocetta. Se fosse apprezzata, potrebbe essere rilanciata per il governo nazionale.
Il voto è stato anticipato a domenica dopo le dimissioni del governatore Raffaele Lombardo (Movimento per l'autonomia), indagato per voto di scambio con aggravante di mafia. A sua volta Lombardo aveva preso il posto di Totò Cuffaro (Udc), governatore dal 2001 al 2008, che sta scontando sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione del segreto istruttorio.
IL GRANAIO ELETTORALE DI BERLUSCONI
Seconda regione per numero di abitanti, la Sicilia è da oltre un decennio il granaio elettorale del centrodestra guidato da Berlusconi: nelle politiche del 2001 conquistò tutti i 61 seggi della Camera, in quelle del 2008 il 37,4% dei voti.
Siciliano di Agrigento è il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano.
L'addio a palazzo Chigi in piena bufera finanziaria, gli scandali giudiziari personali e degli amministratori da lui appoggiati in Lazio e Lombardia e nella stessa Sicilia, hanno fatto precipitare al 15% i consensi nazionali per il partito di Berlusconi.
Musumeci, sostenuto da Pdl e La Destra di Francesco Storace, viene dato in lieve vantaggio su Crocetta con il 30% circa dei voti. L'isola appare dunque come il baluardo dell'impero berlusconiano in decadenza.
"Se il candidato del centrodestra arriva primo, Berlusconi potr dire che esiste ancora", ha detto Roberto D'Alimonte, professore di Scienza della politica alla Luiss ed editorialista, in un incontro alla Stampa Estera.
'I SICILIANISTI'
Al contrario, una sconfitta di Musumeci avrebbe come probabile effetto quello di ridare vigore al processo di disgregazione del Pdl, iniziato con l'uscita di Gianfranco Fini, e che in Sicilia ha preso la forma del partito territoriale Grande Sud di Gianfranco Miccichè.
L'ex manager di Publitalia e uomo di governo di Berlusconi ha deciso di correre per la presidenza della Sicilia contro Musumeci e con l'appoggio del Fli di Fini e l'ex Mpa di Lombardo.
I sondaggi danno Miccichè in terza posizione con il 18% circa dei voti. Le voci di corridoio lo descrivono pronto ad allearsi, da lunedì, con il candidato del centrosinistra Crocetta. I maligni dicono che in questo modo Miccichè colpirebbe a morte il rivale Alfano, il quale, se perdesse la Regione dopo i comuni di Palermo e Agrigento a maggio, difficilmente potrebbe restare alla guida del Pdl.
SEL E PD CORRONO DIVISI
Crocetta viene descritto come il primo sindaco dichiaratamente omosessuale d'Italia. Europarlamentare e apprezzato sindaco di Gela ha più volte sfidato la mafia locale.
Nella sinistra ha militato un po' ovunque: dal Pci ai Verdi passando per Rifondazione comunista e il Partito dei comunisti italiani. Nella sua corsa per la presidenza della Sicilia, però, non è alleato del Sel di Nichi Vendola, anche lui gay ed ex Rifondazione.
Il Partito democratico, che dai sondaggi viene dato come primo partito a livello nazionale al 25% circa dei consensi, per le politiche del 2013 ha gi stretto una intesa con il Sel.
In Sicilia, invece, ha unito le forze con i centristi dell'Udc dell'ex Cuffaro, forse per verificare l'effetto sull'elettorato prima di riproporre la stessa coalizione a Roma. La scelta del Pd ha suscitato sdegno nel Sel per le accuse di favoreggiamento alla mafia che hanno portato in carcere Cuffaro.
Dopo la bocciatura per vizi formali della candidatura di Claudio Fava, figlio del giornalista Pippo ucciso dalla mafia a Catania, il Sel appoggia con Idv e Federazione della sinistra la sindacalista della Fiom-Cgil Giovanna Marano a lungo in prima linea nella vertenza della Fiat di Termini Imerese.
ATTESO BOOM PER I GRILLINI
"Crocetta è un'ottima persona. Da sindaco di Gela ha fatto cose straordinarie. Il dramma di Crocetta sono i suoi amici politici", ha detto Grillo la settimana scorsa a margine di un comizio elettorale a Mazzarino in provincia di Caltanissetta.
Per la prima volta presente alla regionali siciliane, il Movimento 5 Stelle fondato dal comico genovese dovrebbe raccogliere consensi compresi tra l'8 e il 14% attorno al nome di Giancarlo Cancelleri, geometra di Caltanissetta.
"Se Grillo tocca l'8% in Sicilia è molto ragionevole che sia il 21% a livello nazionale, perché è difficile intaccare lo steccato tra destra e sinistra che c'è in Sicilia", ha detto Roberto Weber, presidente di Swg.
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