Soltantogiulia

La pesca dei pensieri è appena cominciata.


Ho sempre creduto fosse semplice raccontarsi, raccontare… e invece, ora che mi sono indirettamente messa alla prova scopro quanto la semplicità sia impalpabile in questo frangente.Stavo in silenzio, mi raggomitolavo per non farmi notare, parlavo solo quando mi veniva chiesto e non a sproposito… ascoltavo… offrivo una metaforica palestra in cui sfogarsi… ragionavo… e mi chiudevo a riccio se una cosa iniziava a farmi sentire quella fitta al petto, che solo qualcosa di appuntito è in grado di scatenare. In questo ero davvero brava.Chiudermi per poi autodistruggermi.E chi ha detto che le favole sono per forza a lieto fine? Dove sta scritto?Per fortuna da nessuna parte, non devo avvalermi di “licenza poetica” anche in questo caso.Cappuccetto Rosso poteva tranquillamente rimanere incastrata nelle fauci del lupo per l’eternità. Biancaneve non essere risvegliata dal Principe. E così via…Io, non ho ancora raggiunto la fine della mia favola. Sono solo incespicata su qualche sasso del bosco dove Cappuccetto amava passeggiare… Ho solo dato un morso ad una mela rossa, sorprendendomi che non fosse avvelenata. Il senso della sorpresa mi ha generato una grande smorfia, girata di 180 gradi, rispetto ad un normale sorriso. Probabilmente perché ero in uno stato di disprezzo allo stato puro.So solo che ora, a poco più di un quarto delle pagine che sono state scritte di me, so sorridere con tutta la forza che ho in corpo.Piccola consapevolezza,che è in grado di espandersi nel mio corpotanto da occuparlo tutto.