A te, amico. A te, amico, che la sorte ha segnato con acqua salmastra,volgo l’anima in una consonanza.A te , che riconosco dagli occhi di mestizia, per il tuo sorriso d’improvviso spento, torto dallo strappo del presente,io dico: con te patisco , pur’anche in forma inavvertibile, ancor vicina e protesa nel senso.Cosi, vivo, che vorrei esprimerlo in un’ attenzione che superi l’inerte silenzio.E legare una parola all’anima tua, dolce e gentile, che incontra il dolore di Maria.Nell’ ora , che ognuno sta soffrendo già è associato alla croce di speranza, del nostro Redentore. E ripenso a quando tornerà a me l’ora amara, quella stessa che già ho rialzata.Qui mi favorisce Il tuo pensiero, indulgente di pace.
A TE
A te, amico. A te, amico, che la sorte ha segnato con acqua salmastra,volgo l’anima in una consonanza.A te , che riconosco dagli occhi di mestizia, per il tuo sorriso d’improvviso spento, torto dallo strappo del presente,io dico: con te patisco , pur’anche in forma inavvertibile, ancor vicina e protesa nel senso.Cosi, vivo, che vorrei esprimerlo in un’ attenzione che superi l’inerte silenzio.E legare una parola all’anima tua, dolce e gentile, che incontra il dolore di Maria.Nell’ ora , che ognuno sta soffrendo già è associato alla croce di speranza, del nostro Redentore. E ripenso a quando tornerà a me l’ora amara, quella stessa che già ho rialzata.Qui mi favorisce Il tuo pensiero, indulgente di pace.