Aspettando domani

Comode amnistie…


 Una fastidiosa provocazione  “Chi non ha peccato…scagli la prima pietra” Di questi giorni capita spesso di udire questo inestimabile richiamo; ancor spesso, ammiccato con sogghignante arroganza. E,allora, una fastidiosa insofferenza mi percuote come un pugno nello stomaco …Ma, come mai...? E con quale pedante sottigliezza… e pure stomachevole autosufficienza, uomini altolocati, e responsabili del buon governo, credono di poter giustificare le ostentate magagne!…  Così ripetendo , non dico facciano torto alla immensa indulgenza del loro autore: Gesù di Nazareth - che della inesauribile Sua misericordia richiederebbe semplicemente trovarci tutti debitori -  Comunque, più banalmente, la mia reazione consegue dal fatto che mi sento, come donna, pienamente vicina alla sventurata adultera della menzionata vicenda, che, forse sbagliando per amore, forse per sottomissione, forse per umana debolezza, si vide condannata a una pena inumana, e nei secoli trascinata a un’ aggiuntiva irrisione, strumentalizzata a fin troppo comode amnistie… Quel che ne deriva, a mio avviso, è che nei confronti delle questioni essenziali, necessita cautela e non comode interpretazioni. Stiamo attenti alle nostre espressioni, come alle relative parole: le parole sono altrettanto essenziali! Se queste perdono aderenza con la realtà, diventano liquide, consumano l’oggetto del significato e creano ulteriore preoccupante disgregazione.  O sarà proprio questo che vogliono certi flessuosi burocrati?