Aspettando domani

Dies irae


  “Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo.”Bibbia, libri profetici. Sofonia  
Dies irae!Certi verdetti, dolorosamente attuali,ci provano come ogni tanto l’ira di Diosi annuncia a quei popoli dominati dai despotiGiorni terribili, che vorremmo si provassero mai.Giorni funesti che colpisconoil buono e il cattivo!Perché ogni uomo  appartiene a Dio,sia rispettoso, oppur  brutale ,resta afferrato al suo vascello.Troppo spesso, troppo a lungo lo dimentichiamo, e ti escludiamo, Dio,e arbitri ci proponiamodi miserabili passioni  Mille volte Tu, Dio, vieni in nostro aiuto:ci nutri e ci sostieni con mille favori e beni.Mille volte sei nostra  sprone,e il dolore muti in letizia nuova.Mille  volte in Te la vita si rinnova!E , tuttavia , noi ritrattiamo: è niente! E nulla ti rimborsiamo. Mille volte Tu ci aspettiMille altre ci sopporti In mille modi ci rallegriE noi non rendiamo grazie!Mai venga quel giorno, mai per noi. Mai, che mai ci facciamo così stolti! Guai a noi, se presumiamoche manuali più convenienti,del saper vivere,  come dell’utile comandopossano sostituire  la tua Parola: unica, certa, incorruttibile guida.