PAROLE DI GIULIA ...

Goccia -


Sdraiata sul nostro tavolo di marmo, nuda e ansimante per i troppi baci ricevuti, mi aspetti sorridente.Ho un piccolo bricco in mano, ma tu hai gli occhi  caparbiamente chiusi, non vedi.Verso miele caldo sui tuoi piedi alteri e tesi, sulle gambe. Mi soffermo appena un pò di più sulle cosce, fino a vederle brillare alla luce dondolante delle candele. Salgo lentamente, guardo le gocce cadere dense, lambire i fianchi e riunirsi sotto, nell'incavo bellissimo della tua schiena.Mi piace sentirti sospirare.Verso miele sui tuoi seni, ora, e con quella scia ambrata disegno cerchi leggeri, fiorellini fluidi e colanti. Non ho fretta, aspetto che il rivolo ti sfiori gentile, lascio che ti avvolga, scendendo, come la carezza di un amante appiccicoso.La tua bocca sorride e sospira invitante, non è facile resistere, e non posarvi la mia, secca di emozione. Su quelle labbra che so essere dolci come niente al mondo, faccio cadere alcune dense gocce. Ne assapori il gusto con un guizzo della lingua.Oh, adorata lingua... non posso resisterle.Mi abbasso su di te, e intrecciamo le carni rosee e zuccherate, appiccicose e calde.Le tue gambe si aprono un pò di più, rivelando l'unico punto che ho volutamente e crudelmente tralasciato. Mi avvicino ai tuoi riccioli. Lascio passare qualche istante, contemplando la perfezione. Separo con attenzione la carne umida, e il tuo profumo di rosa gialla mi inebria. Espongo all'aria il bottoncino che amo così tanto leccare, con due dita tengo ben tesa la pelle.Sono cauta.La goccia deve cadere esattamente lì.La guardo mentre si stacca lenta dal ferro, tracciando nell'aria una linea gialla e odorosa.Cade, infine, ti tocca.Un piccolo urlo di dolore e piacere ti sfugge dalle labbra, sorrido. Il tuo bellissimo corpo, vestito di miele e tremante, si tende. E finalmente parli."Ancora Rossana...ancora, ti prego..."