Giulia Interrotta

Spezzata


Cos'è che si deve reputare innocente e cosa infernale? Qual è la maniera giusta di
valutare un comportamento, di capire dove finisce la parola purezza e inizia quella di sporcizia? Io non lo so. Non riesco ancora a decifrare tutti questi stupidi limiti mortali, forse non sono nemmeno tanto umana, chi lo sa. O forse sono solo cresciuta con la mente più storta di una persona naturalmente in lotta con l'intero universo. Ho visto l'alba questa mattina perchè la notte non mi lasciava dormire in pace, sempre fissa a guardare il cellulare. Un cellulare che non ha squillato neanche per un istante. Ho tentato di scacciare via tutti quanti i brutti pensieri, ma è stato inutile, ogni frase restava appicciata dentro le orecchie senza che potessi fare nulla per annullare la rabbia, il dispiacere, la confusione. Una gita può diventare un simile casino? Io credo di no. Credo che infuriarsi per aver accettato di visitare una città odiata sia eccessivo. Stucchevolmente eccessivo. Sono devastata dai sensi. E il sole con l'intero bagaglio di colori chiari mi ha invaso gli occhi, quasi rompendomi le cornee. Non si dovrebbe stare troppo incollati ad ammirare quella forma perfettamente concentrica, lo so bene. Da piccola papà me lo ripeteva in continuazione "Giulia finirai col farti male, smettila", ma io non lo potevo evitare, era come se stando immobile ad aspettare la luce colpire ogni millimetro di me potessi annullare ogni sofferenza. Dopotutto il nero non è sconfitto dal bianco? Non è servito a granchè. A parte la lacrimazione feroce delle pupille troppo chiare, l'angoscia è rimasta sopita in ogni angolo. Quasi posso sentirla scalpitare, attraversare le mani e finire dritta contro il vetro della finestra. Chiedo troppe volte scusa. Non va bene. Non va bene sentirmi in colpa per ogni decisione presa senza il suo "consenso". Non si può agire sempre nel rispetto dei desideri altrui, se fossi una bambola sarebbe diverso, ma io sono Giulia, sono una persona e come tale è giusto che abbia intenzioni mie, mie, solo orrendamente mie. Federico non ha capito molto, insomma, non ha capito il motivo per cui sono voluta tornare a casa prima del privisto e ho preferito tacere. Non mi va di caricarlo di questioni che non gli appartengono. Certo Laura è sua sorella e forse era il caso di fargli leggere il messaggio. "Stronza, non ti permetterò di legarti a mio fratello! Tu sei sbagliata!". Ecco me lo sono imparato a memoria per non dimenticare mai chi ho dentro casa. Non potevo fare di nuovo la spia, senza contare che avrebbe domandato anche della telefonata di Melissa. Senza contare che avrei dovuto spiegare, spiegare e spiegare ancora il motivo per il quale lei se l'è presa a male. Il motivo per il quale lo detesta. Io non ci credo hai sogni e neanche alle sensazioni, ma Mel si ed ora è convinta che lui si metterà in mezzo rovinando il nostro rapporto perchè ha sognato noi due insieme. E' troppo assolutista. Le voglio un bene infinito, è la mia parte mancante, è il mio tutto indistintamente tuttavia credo d'essere in grado di volere beni diversi a persone diverse. Federico non può sostituire una sorella vera, no? Un'amica unica no? La migliore. Se potessi farglielo comprendere in qualche maniera, sarei felice. Un pò felice per sentirmi meno sola qui giù, lontana dal mio amato mondo. E' tutto talmente complicato. Troppo complicato. E io non riesco a liberarmi dalla sofferenza. Il cellulare sta sempre zitto. Odio questo silenzio.foto by Princess of Shadowswww.devianart.com