Giulia Interrotta

Giulia. Me.


Non avrei mai pensato di scrivere un post simile. Da quando ho aperto il blog nel tentativo di ritrovare me stessa non credevo d'incontrare persone disposte ad offrirmi il loro aiuto e di questo sinceramente le ringrazio dal profondo del cuore perchè se c'è una cosa piccola che ho imparato nella mia breve ed insignificante vita è stata quella della rarità di aiuti sinceri. La gente spesso si avvicina per secondi fini, per motivi nascosti, per avere dei vantaggi, per prendersi gioco di te e delle tue fragilità. Tu gli metti in mano il cuore, loro te lo calpestano riducendolo a brandelli schifosi. Ecco perchè sono diffidente di natura, ecco perchè tengo sempre tutti a distanza di sicurezza. Federico mi sta insegnando lentamente la maniera giusta di conoscere, di rapportarmi agli altri per usare una sua espressione preferita. Melissa non è d'accordo, ancora non digerisce che io possa rivolgere il bene anche verso di lui, ma adesso non mi accusa più di tradirla lasciandola sola, adesso almeno si rende conto della mia costante presenza. Si rende conto di quanto sia essenziale per me, un pò come ossigeno per i polmoni. Il corpo non può fare a meno di respirare no? Per cui io non posso fare a meno di lei. Però nel virtuale si rischia di distorcere la realtà. Si è là davanti al pc e si pensa che lasciare un messaggio ad una ragazza significhi avvicinarsi tanto da prendere nel giro di poco confidenza, pretendendo l'impossibile, almeno per me. Io non sono nella condizione di mettermi a incontrare le persone. Non sono nella condizione di stringere legami nuovi. Devo capire me stessa. Devo ricostruire il mio mondo andato in frantumi. Giulia è troppo confusa e ha troppi problemi esistenzialmente illimitati per pensare di stringere mani invisibili di uomini invisibili. Non so se mi sono spiegata. Non voglio sentirmi perseguitata da messaggi per sapere come sono fisicamente, cosa faccio durante il giorno e roba così. Non ho aperto il blog per trovarmi un fidanzato, ho aperto questo posto perchè ero e sono interrotta e quindi per trovare il bandolo della matassa di un padre sparito, una madre indifferente, un patrigno incomprensibile, una sorella acquisita che mi detesta. Un'amica irrimediabilmente lontana eppure salda in ogni centimentro del mio corpo. No, non ho ancora capito qual è il limite tra innocenza e perdizione. Ma l'odore lo sento ancora addosso a me. E mi piace.Foto by yokhicolmadihttp://yokhicolmadi.deviantart.com/www.deviantart.com