Giulia Interrotta

Peccaminosamente danzando in solitudine


Eleonora amava molto la festa di Halloween. Anche quando in Italia non si era ancora affermata pienamente, io, lei e Mel c'incontravamo e trascorrevamo la notte insieme raccontando storie spaventose. Sembra passato un secolo da allora. Sembra passato un secolo da quando la vedevo ballare in palestra con quelle sue perfette movenze, simile a una fata su un tappeto di rose. Il tempo trascorre inesorabile e alle volte capita di cambiare, di diventare più cattivi o d'intristirsi spegnendosi come carta vecchia. Carta da buttare.Se penso a me e mi fisso davanti allo specchio del comò, vedo riflessa una persona quasi sconosciuta. Talmente distante dalla Giulia di qualche anno fa, forse addirittura di appena qualche giorno fa, da sentire il cuore fermarsi o iniziare a battere follemente, spaventato dagli ultimi eventi. Preoccupato che l'intera situazione esploda in un boato assordante lasciando intorno solo macerie. Federico mi aiuterà a cercare papà e nè mamma nè tanto meno Roberto possono impedirlo, perchè se lo fanno io gli ho giurato che vado via di casa. Butto i libri, butto la vita che mi hanno imposto e fuggo. Davanti alla mia determinazione si sono dovuti piegare per forza, accettando la scelta. Non so quanto impiegherò per ritrovare il mio uomo dagli occhi blu, ma so che non mi ARRENDERO'. Lui mi sta aspettando da qualche parte nel mondo, ne ho una ragionevole certezza dettata dal mio istinto di figlia persa senza il suo adorato papà. Il papà che le regalava sogni di parole, abbracci e protezione assoluta da ogni cosa brutta potesse minacciarla. Lo raggiungerò e stringerò finalmente le sue mani.E' strano contare su una persona che non risponda al nome  di Melissa. In verità anche lei mi appoggerà nella ricerca, ignorando completamente che io adesso ho iniziato una relazione con Federico. Forse non avrei dovuto. Forse avrei fatto meglio ad evitare. Forse non dovevo cedere al richiamo della sua pelle. Ma l'altra notte, nella disperazione più cieca, mi sono rifugiata tra le sue braccia, piangendo per la prima volta senza vergogna. Piangendo mentre sentivo sussurrargli bellissimi conforti. Intorno a noi c'era silenzio. Il silenzio assoluto di una casa vuota, priva di mamma, del marito e di Laura, usciti per questioni loro. E in quel silenzio tutto nostro ci siamo amati. E' stato strano e meraviglioso per me fare sesso con un uomo. Fondersi totalmente come se fossimo stati una cosa sola, un unico essere che dopo essere rimasto separato e diviso era tornato ad acquisire la propria unicità. Pensavo di morire dal coinvolgimento entusiasticamente infinito. In un momento ho cancellato problemi, universo, gente, facce, tutto. I suoi baci sono diversi da quelli di lei. Ma ugualmente intensi. Non so come andrà a finire tutta questa storia, io al momento non sono in grado di compiere una scelta radicale e definitiva. Ho bisogno di Fede e del suo amore. Ho bisogno di Mel e del suo amore. Sono una peccatrice? Sicuramente sì. Magari sarebbe lecito ed etico vergognarsi di portare avanti due rapporti senza dire apertamente la verità all'uno e all'altra. Avrei voluto farlo in più di un'occasione. Ma poi. Poi. Poi ho temuto di perderli. Se il mio stupendo ragazzo si rendesse conto della cosa, m'odierebbe ed io non sono in grado di sopportare sguardi cupi. Se la mia adorata compagna sapesse ne uscirebbe lacerata. Si sentirebbe tradita e non posso, non voglio essere causa del suo male. Dovrei chiedere pietà per questa condizione di colpevole assoluta. Cammino macchiata di nero. Sono PECE.Foto by Salgadawww.deviantart.comhttp://salgada.deviantart.com/