Giulia Interrotta

Rottura


 Sono giorni difficili questi. Sono giorni difficili e complicati. Perché le persone si divertono a fare del male agli altri? E dov’è finito l’eticamente lecito? Io ho sempre cercato di comportarmi  bene, rispettando chi mi stava vicino, anche quando avrei dovuto ripagare l’offesa con altrettanta offesa. Papà mi diceva che ero troppo buona per stare a questo mondo. Mel mi ripeteva d’imparare a fare la cattiva se non volevo finire schiacciata da piedi impuri. Avrei dovuto ascoltarli. Avrei dovuto corazzarmi per battere i pugni contro tutte le facce stolte incontrate. Se solo fossi stata meno accomodante con Laura, se avessi evitato di ripeterle nell’arco di questi mesi di smetterla di tacere con me e di capire il motivo per cui avevo rivelato a Roberto la verità su di lei, ci saremmo potute avvicinare. Non m’illudevo di costruire un’amicizia, ma un rapporto civile credo sia qualcosa da concedere a chiunque viva sotto il tuo stesso tetto. Siamo o non siamo quasi sorelle? Siamo o non siamo tutte e due figlie?  Io non potevo restare zitta mentre si faceva di droga. Ho visto morire Ele senza poter muovere un dito per salvarla. Ho calpestato il suo sangue. Sentito l’odore della morte appestare l’aria, mentre sua sorella se la stringeva al petto nella speranza di trattenerla insieme a noi.  È per questo che mi è stato impossibile fare finta di niente. Continuare la mia vita indifferentemente calma. Dovevo impedirle di finire dentro a una fossa, di proseguire a ingoiare quella merda.Non mi sento in colpa. Non ce né motivo. Ma lei non se l’è mai scordato. Anzi, credo aspettasse il momento giusto per restituirmi il “favore”. L’altra sera stavo con Fede in camera a strappargli baci e carezze proibite. Era tutto così perfetto. Il silenzio. La casa vuota. La convinzione d’essere soli al mondo. Lui, i suoi occhi blu cielo, le sue mani lisce. Non ci siamo accorti di Laura. Non ci siamo resi conto che stava dietro la porta socchiusa, a guardare. A guardare e a registrare con la testa quanto stava vedendo. A guardare per poi piombare sopra la nostra pace e scoppiare a urlare come una pazza. Non riesco a ricordare bene quello che diceva. Anche adesso se mi concentro, mi vengono in mente solo le sue grida miste a parole incomprensibili. Non è servito a niente il tentativo di Federico di calmarla, di farle capire che il nostro amore non era né sporco né sbagliato. Laura ha continuato a scuotere la testa. Laura ha detto “se non mettete fine a questo schifo dico tutto a papà”. E noi siamo rimasti in silenzio incapaci di replicarle. Forse io avrei anche rischiato di scatenare la guerra, mettendo persino a repentaglio il rapporto con Melissa. Ma pretendere che lui facesse lo stesso non era giusto. Così mi sono limitata ad aspettare la sua scelta.Una scelta compiuta con il cuore a pezzi. Per ora io e Fede abbiamo preso le distanze. Non proseguiremo la relazione fino a quando le acque non si saranno calmate. Ho pianto tanto da non avere quasi più lacrime. Io ho bisogno del suo amore. Ho bisogno del suo affetto. Di sentirlo mio. Di perdermi nei suoi respiri.  È come essere stata uccisa. Foto di grace-notewww.deviantart.comhttp://grace-note.deviantart.com/