Onestàmentale

Cosi lontano, così vicino.


 Cerco di trattenere un po' questo spirito libero, lascio che soffi dentro me come una brezza di aprile, a rinfrescare le mie pareti. Mi prendo il tempo e me lo vivo come fossi in vacanza, gli lascio arieggiare i pensieri, me lo godo un po'. Spazza via la coltre dei pensieri, mi ricorda di giocare, di uscire, di correre. Bussa alla mia porta per andare a giocare in cortile con la vita. Mi svuota le tasche di zavorre. Si può riconoscere una stagione nuova, se la si lascia entrare. Basta aprire gli scuri, far riposare l'organo più logoro che abbiamo, la mente, e ragionare per sensazioni. Ritrovar se stessi è questione di poco se se ne ha la possibilità. Un miope sa che dopo una giornata senza occhiali poi la sera, quando li si inforcano di nuovo, ci si vede meglio. E camminare anche sempre le solite strade non è poi per forza noioso, anche del rumore del mare ci si può stancare; è sentire che si dà il proprio ritmo alle cose intorno. Il lavoro stesso cambia, la realtà è diversa secondo la focale con cui la si guarda. Questa la strada, una cura, un nuovo paio di occhi per me con cui cammino, parlo e sorrido. Ho più appetito, ho più voglia, in generale, di tutto. Porto dentro un sole che ho ricevuto sulla pelle, ho asciugato le ossa, è finita l'influenza. Sono qui, ma in questo posto nuovo.Così lontano, così vicino.