Onestàmentale

Ghisa.


Frastornato, sbatacchiato, smosso come fronte franoso dopo l'ululato dell'inondazione. Così mi sento, questi sommovimenti porto dentro disgregati eppure compatti, come colpi di tosse mi scuotono tutto, non la do a bere a nessuno se racconto che non ho nulla. In una sola settimana mi sono trovato davanti fantasmi e morti camminanti.I primi muti hanno lasciato dietro sé lo sconforto per chi è rimasto e non ha fatto in tempo, i secondi inconsapevoli e perciò indomiti dentro i propri panni di cronisti della vita, a parlarmi di letteratura, a pensare al futuro quando futuro è già agli sgoccioli.Questa la musica di questi giorni, mentre scavalco il mio compleanno e butto oltre il muro braccia gambe e cuore per un altro anno imprevedibile, con controcanto di auguri e sorrisi, da ogni parte, note di sentimenti semplici, immediati e sinceri, che mi si sono cucite addosso stendendo nelle stesse ore un sorriso sopra il mio cuore grondante emozioni.La sensazione, che monta come onda giorno per giorno, di essere amati mista alla paura di perdere stima e affetto mi si spalanca davanti all'improvviso in forma di decine e decine di auguri piovuti da tutto il cielo che ho sopra la testa e anche da quello che non riesco a raggiungere. E' stato bellissimo.Ho sciolto alcune corazze, ma lo so soltanto io.Ho lasciato entrare l'acqua dentro la mia muta non stagna, e con quell'acqua cosi a contatto ho scaldato la mia pelle per un giorno, sempre dentro il mare freddo di un inverno che si preannuncia rigido come un sergente divorziato e con figli a carico.Ne riemergo adesso, per un paio di giorni di riposo, giusto il tempo di fare una doccia e stringere questi pensieri come portafortuna nella tasca, contento di averli abitati e portati via con me come souvenir.Adesso posso uscire, mi preparo per il grande carnaio delle feste, con un paio di chili in più, che in fondo è probabile che tutti quei dischi in ghisa io li stia usando per parare qualche colpo.Fin quando avrò forza per salire i gradini del ring della vita ho deciso che me la gioco.A volte son schiaffoni, altre volte freddo, dolore, angoscia vanno al tappeto. Come oggi. Li ho fregati per un giorno.Grazie a voi tutti.