Onestàmentale

Brevi memorie di un giocatore.


Una sera, con calma, dopo che anche il cielo si è sfogato, dopo che lo abbiamo lasciato bestemmiare per giorni, mi siedo. Mi riposo un po’.Penso a tutti i giochi a cui ciascuno di noi partecipa, come vittima, come attore, consapevolmente o no. Stasera mi sento così, infreddolito da una sera climaticamente avanti di sei mesi, a guardare il mondo dal mio oblò. Giochi di ogni tipo, il lavoro, la vita, le cose belle e quelle meno da ridere: tutto è un circo. Ho imparato perlomeno ad accorgermi di quando mi trovo seduto al tavolo con le carte in mano: è già qualcosa. Stasera guardo gli altri, il loro gioco, mi incuriosisce sbirciare come affrontano la loro mano con le carte che hanno.C’è sempre da imparare.Non mi fermo su un giocatore in particolare, so che sono li in mezzo perché sono uscito di casa da solo, e per noia. Perciò rientrerò presto senza aver parlato con nessuno. Va bene così. Un caffè al bancone, poi magari un grappa. E a letto presto.Quando va così penso alle carte che ho io in mano, a come le giocherò domani, se vincerò la serata, o se magari non sarebbe stato meglio proprio non cambiare le fiches. Per ora sono pari, con la mia vita, anzi, forse a ben guardare sono proprio fortunato, più che bravo. Con due lire riesco se non altro ancora a giocare ogni sera. Non credevo sarei durato così tanto, al mio tavolino. Ogni tanto va proprio di culo, e allora senti i vecchi li dietro masticare invidia e madonne. Ogni tanto ovviamente perdo, e allora pagare per me vuol dire lasciarci i denti, ipotecare il mio sorriso, dare in pegno pezzi del mio cuore. Quando perdo rimango col culo scoperto. Lo so che è così, ma non riesco a non sedermi li, a non giocare.Probabilmente ho un problema, me ne accorgerò troppo tardi, quando dovrò chiedere prestiti ad amici e conoscenti.Sempre che non sia già successo.Per ora solo grazie a tutti, per la pazienza e l’amore.