Onestàmentale

Ogni giorno.


Chissà come sarebbe potuta essere.Immaginavo la mia strada più riempita dai silenzi che dalle parole, la immaginavo meno miscelata con quella degli altri. Vedevo me seduto nella hall di un albergo intento a scrivere, a macinare pensieri importanti e malinconici. Tratteggiavo sessioni notturne lontano dalle risa e dagli abbracci in nome di un presente futuro. Sembrava scritta la mia parte: quella dell’amico lontano,  quello che è in giro a sbattersi per qualche impegno di lavoro, di ritorno per natale, per ferragosto, che segna i minuti liberi sul calendario in laboratorio con una mano mentre con l’altra fruga online tra gli orari di voli e treni per tornare.Una vita fatta di attese, di troppi caffè, di pasti improvvisati in bar e trattorie casuali.Una danza in mezzo a taxi di ogni tipo, scontrini da conservare, valige sempre incomplete per sentirsi a posto. La guardo, stasera, da qui.Ci ripenso, seduto in casa mia, mentre ringrazio questa stagione per il suo calore.Metto via ogni sorriso, ogni gesto. Riempio il freezer per i tempi magri, che so che nessuno è immune dai guai. Interpreto ogni minuto del tempo che resta a modo mio, come se l’avessi addosso su misura e troppo bello per non godermelo e farci un giro dentro.Anche nel mio lavoro mi godo la mia celebrità, me la sono conquistata.Un giorno alla volta.Lascio il fascino del pensieroso alla prossima vita. In questa scelgo di ricevere omaggi ed emozioni da chiunque ne abbia un po’.