Onestàmentale

Molto poco.


Qui non è cambiato niente. Come la puntina del giradischi salto sempre sullo stesso punto, compio sempre e soltanto il solito giro. I giorni corrono, vivo il mio lavoro con distacco… Forse vivo tutto con distacco: sono in attesa.Devo darmi da fare, voglio partire, devo vedere scorrere paesaggi e posti, devo dimenticarmi di che ora è. Lo devo a me stesso, perché questa mancanza di te non ha senso. Non posso chiamarti, non ho nulla da proporre di diverso. Ho già usato troppe parole, sono più che sufficienti a dirti quello che è la mia vita adesso.Il mio vuoto di te non ha un nome, mi sento ridicolo.Il tempo è andato, non so se rimarremo, vago sentore di esaurimento, non resterai.Qualcuno dice che non si deve avere paura, ma un in angolino la faccio accomodare lo stesso, stasera; rimarrà la tua mancanza da pagare un giorno alla volta in banconota di rimorso, per non aver saputo gestire queste mie maree, che anche stasera spingono lungo la costa.Mi manchi, la tristezza è per me.Il margine di errore è sempre più basso, ogni giorno di più; aspetto un domani che neppure so che vestito avrà.Inseguo una traccia, alla stessa velocità con la quale scappo dalla mia ombra.Spero tu stia bene.Qui c’è poco da salvare.