Il bello della vita!
Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza« Leggittima difesa: legge... | LIBERATE IL PICCOLO TOMMASO!!! » |
Ricordare. Ricordare. Ricordare. Non arrendersi all'oblìo. Al potere anestetizzante degli anni che passano. Dopo sessant'uno anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, dove tra il 1942 e il 1945 trovarono la morte circa un milione e mezzo di esseri umani, uomini, donne, bambini, per il novanta per cento ebrei (ma non dobbiamo dimenticare le migliaia di vittime tra gli zingari, gli omosessuali, gli oppositori politici)...
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Se questo è un uomo
di Primo Levi
(Edizioni Einaudi)
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Inviato da: lotta2
il 11/05/2006 alle 20:30
Inviato da: giuscadgl
il 08/03/2006 alle 12:38
Inviato da: connilla
il 07/03/2006 alle 09:01
Inviato da: rigitans
il 20/01/2006 alle 12:35
Inviato da: GreyJedi
il 19/01/2006 alle 16:28